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Morte Charlie Kirk

Charlie Kirk, Procuratore chiederà pena di morte per Tyler Robinson. Al coinquilino scriveva: “Vado a farlo fuori”

Aveva informato il compagno di stanza con il quale avrebbe avuto una relazione di essere uscito per “eliminare Charlie Kirk”. La Procura chiederà per il 22enne Tyler Robinson la pena di morte. Lo studente avrebbe detto ai familiari di aver agito poiché Kirk “diffondeva troppo odio”.
A cura di Gabriella Mazzeo
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Avrebbe lasciato un biglietto al compagno di stanza, Tyler Robinson, il giovane in arresto per aver ucciso con un colpo di arma da fuoco Charlie Kirk, influencer dell'ultradestra conservatrice americana che qualche giorno fa è stato assassinato durante un comizio nella Utah Valley University di Orem il 10 settembre.

Nel bigliettino, Robinson avrebbe detto al compagno di stanza con il quale avrebbe avuto una relazione di essere uscito per andare a "eliminare Charlie Kirk". Il giovane non avrebbe creduto a quanto scritto sul foglio nascosto sotto la tastiera del computer, tanto da chiedere a Robinson se si trattasse di uno scherzo.

Eppure ora Robinson è stato formalmente accusato del delitto e per lui la Procura dello Utah chiederà la pena capitale. Ad annunciarlo è stato il procuratore Jeff Gray, che ha parlato di numerosi capi di imputazione nei confronti di Robinson, in custodia senza cauzione. Lo studente dovrà rispondere di omicidio aggravato, uso illecito di arma da fuoco, ostacolo alla giustizia e corruzione di testimoni. In tutto ben sette capi di imputazione per il giovane che aveva chiesto al compagno di stanza e presunto partner di cancellare i messaggi e di non parlare del biglietto. 

Charlie Kirk, 31 anni.
Charlie Kirk, 31 anni.

Il 22enne sarebbe stato consegnato alle autorità dai genitori che avrebbero riconosciuto il figlio tramite le immagini (poi diffuse dai media) delle telecamere di sorveglianza dell'università. Il padre di Robinson ha raccontato alle forze dell'ordine di aver riconosciuto soprattutto il fucile che il ragazzo imbracciava nelle riprese. "Glielo avevo regalato io" aveva riferito poco prima dell'arresto.

Secondo quanto riporta la CNN, prima di allertare le forze dell'ordine il padre del 22enne lo avrebbe contattato con una scusa per avere una foto del fucile, ma non avrebbe mai ottenuto risposta. In seguito a un breve scambio di battute, i genitori lo avrebbero convinto a tornare a casa e durante quest'incontro lo avrebbero poi indotto a consegnarsi.

"C'è troppa malvagità e quell'uomo diffonde troppo odio – avrebbe detto lo studente ai genitori riferendosi a Charlie Kirk -. Tutto questo è insopportabile". Robinson comparirà per la prima volta in tribunale martedì per essere informato delle accuse a suo carico e per presentare all'accusa il suo legale. Al momento, sempre secondo CNN, non sarebbe ancora stato indicato un legale per il 22enne.

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