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Centrale nucleare di Chernobyl minacciata da enormi roghi, la pioggia evita il disastro

Solo grazie ai rovesci improvvisi delle ultime ore i vigili del fuoco sono riusciti a domare gli enormi roghi che per giorni hanno imperversato in tutta la regione ucraina dove sorge l’ex centrale nucleare di Chernobyl. La situazione più pericolosa quando le fiamme hanno raggiunto la cittadina abbandonata di Pripyat, a pochissimi chilometri dai depositi di materiale radioattivo.
A cura di Antonio Palma
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Mai pioggia fu così tanto desiderata nell’area dell’ex centrale nucleare di Chernobyl, in Ucraina settentrionale. Solo grazie ai rovesci improvvisi delle ultime ore, infatti, i vigili del fuoco sono riusciti finalmente a domare gli enormi roghi che da giorni hanno imperversato in tutta la regione arrivando a pochissimi chilometri dallo stesso sito protagonista del più grande disastro nucleare della storia. Numerose squadre di pompieri con centinaia di uomini sono state impegnate sul posto per oltre dieci giorni durante i quali migliaia di ettari di terreno son andati in fumo. Gli incendi boschivi sono iniziati infatti il ​​4 aprile e ma ben presto sono andati fuori controlli espandendosi pericolosamente tanto da costringere le autorità locali ad evacuare alcuni villaggi.

La situazione più pericolosa quando le fiamme hanno raggiunto la cittadina abbandonata di Pripyat, a pochissimi chilometri dai depositi di materiale radioattivo creati dopo l’incidente per isolare le scorie durante le operazioni di messa in sicurezza dell’impianto. Si è cercato di costruire un perimetro per isolare le fiamme e per fortuna l’intervento della pioggia è stato essenziale. La conferma che gli incendi sono ormai sotto controllo è arrivata anche dalle autorità locali. Per il ministro dell’Interno nella foresta vi sarebbe ora soltanto del fumo. La polizia ha anche riferito di aver identificato alcune persone responsabili dei roghi.

In realtà da giorni diverse organizzazioni ambientaliste hanno lanciato l’allarme sul rischio di radiazioni in seguito ai roghi. rivelando che l'entità dei danni sarebbe decisamente maggiore rispetto a quanto dichiarato dal governo. In zona sarebbero state riscontrate radiazioni ben al di sopra della norma. Che i valori fossero aumentati lo aveva confermato anche il capo del servizio di controllo ambientale statale dell’Ucraina prima di ritrattare assicurando che non vi sono pericoli per la popolazione.

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