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C’è un Paese che ha deciso di multare i passeggeri che si alzano prima che l’aereo sia fermo

Siamo in Turchia, dove la Direzione Generale dell’Aviazione Civile ha previsto il pagamento di una multa per i passeggeri che non restano seduti fino allo stop definitivo dell’aereo: la sanzione amministrativa potrebbe arrivare fino a 60 euro.
A cura di Dario Famà
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L'impazienza può costare cara, soprattutto in Turchia. Da qualche settimana, infatti, la Direzione Generale dell'Aviazione Civile (DGCA) ha introdotto delle modifiche al regolamento: saranno multati i passeggeri che si alzeranno dal sedile prima che l'aereo si fermi e che le spie delle cinture di sicurezza si spengano.

A motivare il provvedimento ci sarebbero ragioni legate alla sicurezza: vietando tale comportamento, si eviterebbero eventuali cadute dei passeggeri e si accorcerebbero i tempi per scendere dal velivolo. La nuova norma verrà letta in lingua inglese in seguito a ogni atterraggio: "È severamente vietato alzarsi, aprire gli scomparti o occupare il corridoio prima che l'aereo abbia raggiunto il sito del parcheggio e il segnale delle cinture allacciata sia spento. I passeggeri che non rispetteranno le regole saranno segnalati al Direttorato dell'aviazione civile e riceveranno una sanzione amministrativa".

Secondo il direttore generale della DGCA Kemal Yüksek, il numero delle persone richiamate per essersi alzate prima del tempo è aumentato. La circolare, però non specifica l'importo della multa: secondo l'emittente locale Halk TV, la somma da pagare ammonterebbe fino a 2600 lire turche, ossia intorno a 60 euro. La nuova misura è stata già adottata il 2 maggio scorso dalla compagnia di bandiera Turkish Airlines.

Il provvedimento ha suscitato reazioni contrastanti: c'è chi considera eccessiva la sanzione amministrativa, chi, invece, la ritiene utile per arginare il caos, in cui spesso si è coinvolti dopo l'atterraggio dell'aereo. Nonostante le dispute sulle soluzioni da adottare, è chiaro che bisogna prestare molta attenzione in queste situazioni, affinché la fretta non comprometta la sicurezza delle persone a bordo.

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