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Canale di Suez bloccato, migliaia di animali sulle navi rischiano di restare senza acqua né cibo

Le operazioni di sblocco del canale di Suez probabilmente dureranno giorni prima che altre grandi navi possano attraversarlo. Molte del navi bloccate hanno a bordo capi di bestiame per questo molte associazioni animaliste temono che possano restare senza acqua né cibo a sufficienza con l’impossibilità di rifornirsi.
A cura di Antonio Palma
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Sono appena partire le manovre per cercare di disincagliare la nave Ever Given che per giorni ha bloccando a navigazione del Canale di Suez dopo essersi messa di traverso incagliandosi tra le due sponde. Operazioni che probabilmente dureranno giorni prima che altre grandi navi possano attraversare il canale, come confermano gli stessi esperti chiamati sul posto per liberare la porta container. Il protrarsi dei giorni, però, fa crescere l'allarme per le tante navi bloccate lungo il canale  e al suo imbocco con a bordo migliaia di animali tra ovini e bovini. Secondo i dati di tracciamento marittimo, infatti, l'incidente della Ever Given ha coinvolto almeno una ventina di navi cargo con migliaia di capi di bestiame, quasi tutti in viaggio da nord verso sud.

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Questa significa che gli animali a bordo rischiano di restare senza acqua né cibo a sufficienza visto che la navigazione sta durando molto più del previsto e i ritardi si accumuleranno ancora nei prossimi giorni e dopo lo sblocco definivo del canale di Suez. Il blocco infatti ha costretto allo stop di centinaia di imbarcazioni e le autorità locali ci metteranno giorni a smaltire il traffico che si è accumulato. Secondo un un portavoce del sito web di monitoraggio Marine Traffic, alcune navi di bestiame sono ancora in attesa di entrare nel canale, mentre tre, la Omega Star, l'Unimar e la Sea Star, sembrano tutte bloccate in vari punti del canale". Secondo l'ONG Animals International, almeno 15 navi bestiame avevano caricato animali in Europa in direzione medio oriente senza prevedere scali per rifornimenti.

Al momento non ci sono preoccupazioni immediate per il benessere degli animali, ma il protrarsi dei giorni potrebbe comportare notevoli disagi perché l'ingorgo creato davanti la canale di Suez rende difficile anche eventuali rifornimenti di cibo e acqua per gli animali in altri porti della zona. "La mia più grande paura è che gli animali finiscano il cibo e l'acqua e rimangano bloccati sulle navi perché non possono essere scaricati da qualche altra parte per motivi di scartoffie" ha dichiarato al guardian Gerit Weidinger, coordinatore UE di Animals International, aggiungendo:" Rimanere bloccati a bordo per gli animali significa che c'è il rischio di fame, disidratazione, lesioni, accumulo di rifiuti in modo che non possano sdraiarsi, e l'equipaggio non può liberarsi dei corpi di animali morti nel canale di Suez. È fondamentalmente una bomba a orologeria a rischio biologico per gli animali, l'equipaggio e qualsiasi persona coinvolta".

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