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Bimbo vaga sulla monorotaia a 30 metri di altezza, passante si arrampica e lo salva: “Ero solo al posto giusto”

“Ho fatto solo quello che avrebbe fatto ogni padre” ha raccontato il protagonista dello spettacolare salvataggio di un bambino autistico che si era ritrovato a vagare sui binari della monorotaia a 30 metri di altezza in un parco giochi statunitense in Pennsylvania.
A cura di Antonio Palma
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"Penso solo di essere stata la persona nel posto giusto al momento giusto” così John Sampson ha descritto lo spettacolare salvataggio di un bambino autistico che si era ritrovato a vagare sui binari della monorotaia a 30 metri di altezza in un parco giochi statunitense a Hershey, in Pennsylvania. Le terribili scene del bimbo che camminava avanti e indietro sui binari e poi lo il liberatorio abbraccio con il passante corso a salvarlo sono diventati virali sui social dopo la pubblicazione del video ottenendo consensi unanimi per il gesto di Sampson.

L’uomo si trovava con la sua famiglia e i tre figli all’Hersheypark sabato scorso quando è stato attirato dalle urla della folla che aveva visto il bimbo sui binari della monorotaia sopraelevata del parco divertimenti. Il piccolo era stato segnalato come scomparso poco prima dopo essersi allontanato dai genitori. Erano circa le 17 ora locale quando il piccolo si è allontanato e poi ha trovato il modo di intrufolarsi in una delle stazioni della monorotaia, che in quel momento non era in funzione.

Dopo alcune minuti è uscito dalla parte sbaragliata percorrendo i binari a circa 30 metri di altezza col rischio di cadere. L’allarme poco prima delle 17.30 quando in tanti hanno visto il piccolo passeggiare confuso sui binari. In tanti hanno cercato di indicare dal basso la strada da prendere per uscire ma il piccolo era confuso.

Il trambusto ha attirato anche John Sampson che dopo alcuni minuti ha deciso di intervenire in prima persona arrampicandosi su una struttura sotto la monorotaia saltando infine sui binari e abbracciando il bimbo tra un applauso liberatorio da parte dei tutti.

"Penso solo di essere una persona che, ancora una volta, era nel posto giusto e al momento giusto, ha visto un bambino in difficoltà e ho voluto aiutarlo" ha dichiarato l’uomo salutato da tutti come un eroe. "Gli dicevo ‘Stai bene, ora ti tengo braccio. Cercavo solo di consolarlo, come farebbe qualsiasi padre con un figlio in difficoltà  e si sentiva ce era decisamente sollevato di essere tra le mie braccia" ha rivelato ancora Sampson, concludendo: “In quel momento sono entrato in modalità soccorso e non ho sentito nessuno degli altri urlare perché stavo solo cercando di trovare un modo per raggiungere la cima dell'edificio per dare una mano”.

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