“Bimbo siriano ucciso dalle guardie di frontiera in Turchia” la denuncia dell’Ong

Ancora orrore al confine tra Siria e Turchia dove un bimbo siriano è morto mentre cercava di attraversare la frontiera con la Turchia, raggiunto da colpi di arma da fuoco sparati dalle guardie di confine turche. A denunciare l’accaduto l'Osservatorio nazionale per i diritti umani in Siria, la ong con sede in Gran Bretagna che da anni segue le vicende siriane denunciando episodi drammatici che riguardano la popolazione locale. Secondo l’organizzazione non governativa, il bimbo sarebbe stato ucciso mentre tentava, con la madre e altri civili, di varcare illegalmente il confine con la Turchia nel distretto di Atme, a ovest di Idlib. Con lui sarebbero stati colpiti anche una donna e un altro minore che sono rimasti feriti.

Secondo la ricostruzione, per sfuggire al conflitto ancora in corso nella zona, i tre profughi colpiti, insieme ad altri civili di nazionalità siriana, stavano cercando di varcare illegalmente il confine ed entrare in Turchia quando sono stati sorpresi dalle guardie armate turche che presidiano la zona e che non avrebbero esitato a fare fuoco sui civili inermi. Nel frattempo, un gruppo di persone sarebbe riuscito comunque ad attraversare il confine attraverso la campagna.

La zona da giorni è teatro di violenti scontri e bombardamenti aerei condotti anche dai caccia russi essendo ultima roccaforte di ribelli anti-Assad. La piccola vittima pare provenisse insieme ad altri sfollati dalla città di Ma'rat al-Numan . Purtroppo non è il primo caso denunciato dall’Osservatorio siriano che dal 2011 ad oggi ha documentato l'uccisione di 450 civili siriani da parte delle guardie di frontiera turche. Tra le vittime si registrano 79 minori e 44 donne che come gli altri cercavano di lasciare ka Siria per entrare in Turchia