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Bestiame per pagare debito da cento milioni di dollari, così il Ciad rimborsa l’Angola

L’insolito accordo commerciale tra Stati per ripagare un precedente debito da cento milioni di euro. Nei prossimi anni dunque, con cadenze regolare, il Ciad consegnerà mucche all’Angola con un carico massimo di 1.500 capi per volta per arrivare al totale di 75mila capi di bestiame. Una intensa raggiunta tenendo conto delle rispettive disponibilità e necessità.
A cura di Antonio Palma
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Come si fa se uno Stato è a corto di soldi per ripagare un precedente debito e l'altro ha bisogno di bestiame per rilanciare la propria agricoltura? È il problema affrontato da due Paesi africani, il Ciad e l'Angola, che hanno risolto la questione con un insolito accordo commerciale per cui il primo consegnerà al secondo migliaia di capi di bestiame ma a rate. A raccontare questa sorta di ritorno al baratto tra stati è l'emittente Bbc che cita il giornale di stato Jornal de Angola. La prima tranche da 1.500 capi di bestiame è arrivata nei giorni scorsi nella capitale dell'Angola, Luanda, con una nave cargo, e il Ciad ne invierà altri 3.500 alla fine di questo mese.

L'angola riceverà in tutto 75mila capi di bestiame da consegnare scaglionati nei prossimi dieci anni. Si tratta infatti della restituzione di un debito da 100 milioni di dollari che i due Paesi hanno negoziato tenendo conto delle rispettive disponibilità e necessità. A proporre lo scambio è stato il Ciad per ripagare il debito del 2017 e l'Angola, alle prese con una moria di animali dovuta alla siccità, ha  acconsentito perché il bestiame aiuterà lo stato dell'Africa meridionale a ripopolare i suoi allevamenti. L'Angola anche se ricca di petrolio è spesso colpita dalla siccità che porta alla morte degli animali di fame e sete, lasciando indigenti molti abitanti dei villaggi. Il bestiame invece rappresenta il 30% delle esportazioni del Ciad ed è la sua principale fonte di valuta estera dopo il petrolio.

Nei prossimi anni dunque, con cadenze regolare, il Ciad consegnerà mucche all'Angola con un carico massimo di 1.500 capi per volta. Una volta fatte sbarcare, le mucche vengono messe in quarantena e monitorate dai veterinari prima di essere distribuite in parte a imprenditori privati interessati allo sviluppo dell'allevamento e in parte a famiglie contadine, come spiegato dal ministero dell'Agricoltura di Luanda. Le province maggiormente coinvolte nella distribuzione sono quelle di Luanda, Camabatela Uige e Malanje

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