Belgrado, spari e esplosioni davanti al Parlamento: arrestato l’aggressore. Vucic: “Atto terroristico”

A Belgrado un uomo ha sparato contro un gruppo di studenti. Durante la sparatoria una delle tende montate vicino al parlamento serbo ha preso fuoco scatenando il caos. In seguito alla sparatoria uno studente è rimasto gravemente ferito.
A cura di Andrea Scordino
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Paura oggi a Belgrado, dove un uomo ha sparato contro alcune tende di studenti universitari accampati nelle vicinanze del Parlamento serbo, ferendo gravemente una persona.

La sparatoria è avvenuta intorno alle 12.00 nel Parco Pionirski, dove sono montate le tende del gruppo "Studenti che vogliono imparare” formato da giovani vicini al partito progressista serbo  attualmente al governo (SNS), che protestano contro i blocchi nelle università messi in atto da altri collettivi studenteschi contrari alla politiche dell'esecutivo. Come si vede dalle immagini, da una delle tende in fiamme si è alzata una densa colonna di fumo nero mentre si sono sentiti esplodere i colpi di pistola.

Dalle prime segnalazioni sembrava che a causare l’incendio fosse stata una bombola del gas danneggiata. Solo dopo si è ricondotto l’incendio all’aggressione armata. Dai colpi esplosi uno studente è rimasto ferito gravemente all’inguine. Sul posto giunti i soccorsi che hanno trasportato il ferito in ospedale dove è stato operato d’urgenza. La polizia è intervenuta arrestando l'uomo che aveva scatenato il panico. L'aggressore è Vladan Andjelkovic, un uomo di 69 anni,  residente a Belgrado che deteneva regolarmente due armi da fuoco. Dopo essere stato fermato, l'uomo ha detto di essere arrivato sul posto con una tanica di benzina per dar fuoco alle tende. A rendere nota la sua identità è stato lo stesso presidente Aleksandar Vucic che ha poi invitato i suoi sostenitori a non scendere in piazza in seguito all'accaduto.

Sempre Vucic ha condannato il grave episodio di violenza definendolo “un grave atto terroristico”. Poco dopo è arrivata la dura condanna del ministro della Sanità Zlatibor Loncar: “Un uomo ha sparato contro chi la pensa diversamente, contro chi si oppone ai blocchi illegali e desidera tornare a una vita normale. Per puro caso, si è registrato solo un ferito, dal momento che l'aggressore ha sparato diversi colpi prima di appiccare un incendio nell'area delle tende”.

Era stata rinominata “Caciland” la zona della tendopoli divenuta simbolo della protesta studentesca, sostenuta dalle forze di governo. Fino all’attacco di oggi non si erano verificati episodi particolarmente violenti.

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