Assalto al Congresso Usa, due arresti per la morte dell’agente avvenuta dopo le rivolte

Altre due accuse per l'assalto al Campidoglio americano avvenuto il 6 gennaio 2021. L'agguato alla principale struttura della democrazia Usa ha scatenato una discussione importante all'interno della società statunitense, sfociando in una serie di indagini per accertare le responsabilità in diversi campi. La chiamata della giustizia ha toccato un po' tutti, persino l'ex presidente Donald Trump, accusato di aver favorito e incoraggiato l'azione dei rivoltosi nei confronti del Congresso. Ora, per l'aggressione di un poliziotto morto il giorno dopo l'assalto, sono stati accusati due uomini. L'FBI ha arrestato nella giornata di domenica George Pierre Tanios, di 39 anni, e Julian Elie Khater, di 32 anni. I due arrivano dal West Virginia e dalla Pennsylvania: sono accusati di aver aggredito gli agenti con uno spray urticante. Tra gli aggrediti, anche l'agente Sicknick poi deceduto.

I fermi sono avvenuti dopo che gli agenti avevano individuato ormai da settimane uno dei due in un video di quella rivolta: il primo individuato è stato riconosciuto mentre attaccava diversi militari con lo spray, causando loro danni fisici. Il Dipartimento di Giustizia ha affermato che i rivoltosi sono stati anche ripresi in diversi video mentre parlavano con gli agenti che sono stati attaccati: tra questi anche Brian D. Sicknick, morto il 7 gennaio. Sulla sua morte però vi sono ancora aspetti da chiarire: tanto per iniziare la diretta casualità tra spray e decesso, ancora non verificata. La polizia del Campidoglio, però, ha dichiarato che l'agente era stato ferito mentre combatteva fisicamente la rivolta. L'uomo sarebbe però crollato dopo gli scontri, appena rientrato nel suo ufficio. Sarebbe poi stato trasportato in ospedale, dove è poi deceduto appena il giorno dopo gli scontri.

Nelle ore successive al suo ricovero in ospedale, i funzionari della polizia del Campidoglio hanno affermato di averlo visto colpire con un estintore. Gli esami avevano però accertato che la morte dell'agente non era dovuta a un trauma contusivo. Soltanto dopo gli investigatori si sono concentrati sulla possibilità che il decesso potesse essere collegato a una sostanza irritante alla quale era stato esposto.