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Assalto al Congresso Usa, cosa rischia ora Trump e cos’è l’impeachment

Dopo l’assalto al Congresso americano si parla delle conseguenze che avrà su Donald Trump. Fino al 20 gennaio sarà ancora lui il presidente in carica, e anche se promette una “transizione ordinata”, le opzioni in ballo sono diverse. Tra i membri dell’amministrazione è gara di dimissioni, mentre per far lasciare la Casa Bianca a Trump ci si può appellare al 25esimo emendamento o mettere in piedi un impeachment lampo. Pence è già pronto a sostituirlo.
A cura di Tommaso Coluzzi
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Donald Trump ora rischia davvero l'impeachment. Dopo l'assalto senza precedenti al Congresso americano, si discute sulla conseguenza che avrà l'episodio sugli ultimi giorni di presidenza del tycoon. Il non aver mai preso veramente le distanze dai manifestanti, dopo averli incitati ed esaltati per tutta la durata del suo mandato, ma particolarmente nell'ultimo periodo, potrebbe portare alla rimozione in anticipo di Trump dal suo ruolo, nel quale sarebbe sostituito dal suo vice Mike Pence. Il sangue versato nei corridoi del Campidoglio americano costerà caro a Trump in ogni caso, perché questo sarà ricordato nella storia come il primo tentativo di colpo di Stato negli Usa. Il bilancio ufficiale parla di 52 arrestati e 4 morti, con 14 feriti tra gli agenti di polizia.

Joe Biden, presidente eletto, subentrerà solamente il 20 gennaio. Fino ad allora, in carica, ci sarà ancora Trump, che avrà per altre due settimane tutti i poteri di un presidente degli Stati Uniti. L'opinione pubblica e la sfera politica americana è preoccupatissima per questi ultimi giorni di presidenza, soprattutto dopo i fatti di Washington che Trump non ha mai veramente denunciato, né ha mai preso le distanze, anzi. Il presidente ha usato parole di comprensione per gli assalitori, chiedendo di tornare a casa.

Potrebbe bastare la minaccia dell'impeachment per spingere Trump alle dimissioni, con Mike Pence provvisoriamente al suo posto fino al 20 gennaio. Lo confermerebbe l'autorizzazione dell'attuale vicepresidente all'utilizzo della guardia nazionale a Washington per sedare la rivolta. Pence già svolge alcune attività da presidente, dunque, mentre continuano ad arrivare dimissioni da parte di membri dell'amministrazione Trump. Una sorta di fuga collettiva, dopo che si è oltrepassato il limite con l'assalto al Congresso da parte dei sostenitori trumpiani.

"Anche se sono totalmente in disaccordo con il risultato delle elezioni ci sarà una transizione ordinata verso il 20 gennaio", ha spiegato Trump. Le alternative, però, ci sono eccome. Ci si può appellare al 25esimo emendamento, che porterebbe all'allontanamento del presidente con il vice ad interim. Proprio la seconda carica presidenziale e una maggioranza del gabinetto possono decidere che Trump non è più in grado di svolgere i suoi doveri. C'è anche l'ipotesi d'impeachment: la Camera potrebbe votare delle incriminazioni e passare al Senato per un processo lampo. In ogni caso saranno due settimane di fuoco.

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