Assalto a hotel di richiedenti asilo dopo presunto stupro di una bimba: cosa sta succedendo a Dublino

Le proteste a Dublino davanti a un hotel dove sono ospitati richiedenti asilo sono esplose dopo la notizia di una presunta aggressione sessuale a una bambina di 10 anni da parte di un residente della struttura. Gli scontri con la polizia sono culminati nella notte di mercoledì con l’arresto di 23 persone. I manifestanti hanno lanciato mattoni e petardi, e un’auto della polizia è andata in fiamme.
A cura di Bianca Caramelli
0 CONDIVISIONI
Immagine

I disordini fuori a un hotel di Dublino usato per ospitare richiedenti asilo vanno avanti da tre giorni, mentre la tensione aumenta sempre di più. Nella notte di mercoledì 22 ottobre, per via dei violenti scontri con la polizia irlandese sono state arrestate 23 persone, tra cui 17 con l'accusa di reati contro l'ordine pubblico. I circa 500 manifestanti hanno lanciato diversi oggetti come mattoni, bottiglie e assi di legno contro le forze dell'ordine e 3 agenti sono rimasti feriti.

Tutto è iniziato lunedì, quando un primo gruppo di persone ha manifestato pacificamente nei pressi dell'hotel Citywest a Saggart, nella periferia sud-ovest di Dublino. Le proteste sono nate dopo la diffusione della notizia che un richiedente asilo di 26 anni, ospitato nella struttura, era indagato per aver molestato sessualmente una bambina di 10 anni.

Martedì, l'uomo è comparso in tribunale per rispondere dell'accusa e le proteste si sono fatte più intense, come previsto dalle forze dell'ordine che hanno monitorato la situazione mentre sempre più persone si raccoglievano attorno al Citywest. In serata, il numero di manifestati era circa di 2mila, di cui solo una parte è stata coinvolta in scontri con la polizia, che sono durati per due ore. Molte persone erano armate di petardi e altri oggetti che sono stati lanciati contro le forze dell'ordine.  Un veicolo della polizia è andato in fiamme. Nella notte sono state arrestate 6 persone.

Mercoledì l'area interessata è stata protetta da cordoni di agenti, che però sono stati rotti dai manifestanti, portando alla terza notte di proteste. Le forze dell'ordine hanno risposto ai violenti attacchi con un grande dispiegamento di circa 300 agenti.

Immagine

Tutte le giornate di protesta sono state alimentate da sentimenti razzisti e nazionalisti, con i manifestanti che scandivano ripetutamente il coro "Cacciateli", riferendosi ai richiedenti asilo ospitati nell'hotel. La polizia ha denunciato che l'incitamento alla rivolta è stato promosso online da "gruppi molto diversi che alimentano odio e violenza, spingendo altre persone a farsi coinvolgere".

Il commissario della polizia irlandese, Justin Kelly, ha definito gli atti dei manifestanti "completamente inaccettabili", spiegando che le proteste, se pacifiche, non prevedono il lancio di mattoni e bottiglie. Ha anche aggiunto che le forze dell'ordine continueranno a rispondere in maniera decisa agli attacchi e che i responsabili saranno identificati e perseguiti con fermezza.

Il ministro della Giustizia e dell'immigrazione, Jim O'Callaghan, ha condannato la brutalità delle proteste e ha denunciato i tentativi di strumentalizzare il caso della violenza sessuale per seminare dissenso e odio.

0 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views