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Arrestata la fidanzata di Rayshard Brooks: “Ha dato fuoco al locale dove la polizia lo ha ucciso”

La fidanzata di Rayshard Brooks è stata arrestata con l’accusa di aver appiccato l’incendio che ha letteralmente distrutto il ristorante Wendy’s, ad Atlanta, Georgia, dove l’afroamericano di 27 anni è stato ucciso a colpi di arma da fuoco dalla polizia lo scorso 12 giugno: “Erano molto vicini ma non daremo ulteriori dettagli per rispetto nei confronti della moglie”.
A cura di Ida Artiaco
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La fidanzata di Rayshard Brooks è finita in manette con l'accusa di aver appiccato l'incendio che ha letteralmente distrutto il ristorante Wendy's, ad Atlanta, Georgia, dove l'afroamericano di 27 anni è stato ucciso a colpi di arma da fuoco dalla polizia lo scorso 12 giugno. Il Dipartimento ha emesso per Natalie White, questo il nome della ragazza, un mandato di arresto per lei il 20 giugno e ha condiviso sui social network alcuni filmati di sorveglianza all'interno di un negozio. L'ufficio dello sceriffo della contea di Fulton ha annunciato il fermo su Twitter poco dopo il funerale dell'uomo. Secondo gli investigatori, proprio la giovane, insieme ad altre persone, sarebbe responsabile del rogo le cui fiamme hanno carbonizzato il fast food il 13 giugno, il giorno dopo l'omicidio di Rayshard da parte dell'agente Garrett Rolfe.

Brooks era sposato, ma la notte della sua morte, mentre parlava con la polizia, aveva detto loro che si trovava nei pressi del fast food per prendere da mangiare per lui e la sua "fidanzata", appunto Natalie White. L'avvocato della donna, Drew Findling, ha confermato al quotidiano inglese Daily Mail che i due erano in effetti "molto vicini", ma ha rifiutato di condividere maggiori dettagli della loro relazione per rispetto nei confronti della moglie di Brooks, e mamma dei suoi figli, Tomika Miller, aggiungendo tuttavia che la White si trovava sì da Wendy nella notte in questione, ma che il ristorante era già in fiamme quando è stata vista appoggiata a una finestra.

Secondo la ricostruzione della polizia, il 13 giugno scorso gli agenti erano stati chiamati in un fast food per un'auto che bloccava il vialetto del drive in. Uno di loro, Garrett Rolfe aveva trovato Brooks addormentato al volante della macchina e l'uomo si era sottoposto a etilometro, che aveva dimostrato che era ubriaco. I video che hanno ripreso la scena mostrato l'afroamericano e agli agenti in una conversazione relativamente calma e rispettosa per oltre 40 minuti prima che le cose diventassero rapidamente violente. Brooks ha lottato con gli agenti, afferrando anche un taser prima di scappare. I poliziotti hanno sostenuto di sentirsi in pericolo ma un'autopsia ha scoperto che Brooks è stato colpito due volte alla schiena. L'episodio ha scatenato una serie di poteste, culminate proprio con l'incendio del locale dov si è verificato l'omicidio e che sono arrivata quando la tensione nei confronti delle forze dell'ordine era già alle stelle in tutto il Paese in seguito alla morte di George Floyd a Minneapolis.

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