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Argentina, Milei vince le elezioni a sorpresa con oltre il 40%: Trump: “Lavoro straordinario”

Javier Milei ottiene una sorprendente vittoria alle elezioni di metà mandato in Argentina, rafforzando il suo ruolo in parlamento e il potere di veto sulle leggi. La Libertad Avanza (LLA) ha infatti raccolto quasi il 41% dei voti a livello nazionale, con un’affluenza alle urne del 67,85%. Per Trump, è merito di “un lavoro straordinario”
A cura di Francesca Moriero
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Con un risultato che ha sorpreso tutti, Javier Milei ha ottenuto una vittoria significativa nelle elezioni legislative di metà mandato, di ieri, domenica 26 ottobre. Gli argentini sono stati infatti chiamati a rinnovare circa metà dei seggi della Camera dei Deputati e un terzo di quelli del Senato. Contro ogni previsione, il partito di Milei, La Libertad Avanza (LLA), ha raccolto quasi il 41% dei voti a livello nazionale, superando nettamente la principale forza di opposizione, la coalizione peronista, ferma al 31%.

Il successo assume un peso particolare se si considera il contesto in cui è maturato: Milei arrivava alle urne con una popolarità in calo, segnata da scandali personali e da una situazione economica complessa. Molti osservatori avevano previsto che il suo partito avrebbe faticato ad aumentare la propria influenza in parlamento, soprattutto dopo che le opposizioni avevano più volte neutralizzato i suoi veti sulle leggi. Con questa vittoria, invece, Milei consolida la propria posizione: grazie al superamento della soglia di un terzo dei deputati, potrà infatti ora esercitare il diritto di veto con maggiore efficacia, incidendo direttamente sulle decisioni legislative.

Elezioni in Argentina, i risultati

Secondo le proiezioni, La Libertad Avanza passerà ora da 37 a 101 deputati nella Camera, composta da 257 membri, e da 6 a 20 senatori nel Senato, che conta 72 seggi. Questo aumento di rappresentanza offre al presidente la possibilità di costruire alleanze strategiche con partiti di centro più aperti al dialogo, incrementando le probabilità di far approvare le proprie proposte. Fino a oggi, infatti, Milei aveva governato prevalentemente tramite decreti d'urgenza, con notevoli limitazioni sulla capacità legislativa del suo partito. Un successo che rappresenta invece un duro colpo per la coalizione peronista, oggi guidata dal governatore Axel Kicillof a seguito della detenzione domiciliare di Cristina Kirchner, così come per la coalizione centrista Provincias Unidas, che ha eletto soltanto otto deputati.

L'affluenza alle urne è stata del 67,85%, leggermente inferiore rispetto alle precedenti tornate elettorali, ma comunque indicativa di un significativo coinvolgimento dei cittadini.

Il riconoscimento di Milei oltre i confini argentini

La vittoria di Milei alle elezioni di metà mandato è stata accolta con entusiasmo anche a livello internazionale: il presidente degli Stati Uniti Donald Trump, primo tra tutti, ha celebrato il risultato, definendo Milei un alleato chiave in Sudamerica. Gli Usa avevano annunciato già un piano di aiuti economici straordinario all’Argentina, vincolandone l’erogazione a un esito elettorale favorevole al partito di Milei.

Anche dall'Italia arrivano i primi commenti, Matteo Salvini in un post su X (ex Twitter) ha scritto: "Congratulazioni a Milei per lo straordinario risultato alle elezioni di metà mandato. Contro tutto e contro tutti. Avanti tutta con le riforme, viva la Libertà".

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