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Agente immobiliare uccide 21enne con veleno per topi: “Drink corretto con tallio, ignoto il movente”

Un agente immobiliare di 37 anni è stato arrestato dalla polizia di Osaka con l’accusa di aver ucciso una studentessa di 21 anni avvelenandola col tallio, ma resta ignoto il movente: la storia che sta tenendo banco in Giappone.
A cura di Ida Artiaco
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Immagine da Twitter.
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Avrebbe ucciso una studentessa 21enne avvelenandola col tallio. Con questa accusa la polizia di Osaka, in Giappone, ha arrestato a inizio mese un agente immobiliare di 37 anni, Kazuki Miyamoto, che sarebbe responsabile della morte di Hinako Hamano, avvenuta lo scorso ottobre.

La storia ha creato un certo rumore in Giappone. L'uomo avrebbe fatto ingerire alla studentessa della Ritsumeikan University una quantità letale della sostanza altamente tossica, da tempo usata come veleno per topi. Ne basta solo un grammo per poter uccidere un adulto. Il movente, tuttavia, resta ignoto.

Secondo quanto ricostruito finora, l'agente immobiliare avrebbe attirato la 21enne in trappola proprio durante un appuntamento per visionare un appartamento. La sera dell'11 ottobre i due sarebbero andati a cena insieme e proprio in quell'occasione l'uomo le avrebbe somministrato il tallio, metallo che si dissolve in acqua e non ha sapore o odore, attraverso un drink. Miyamoto ha raccontato che la ragazza ha iniziato ad avere gravi attacchi di tosse, con la famiglia che l'ha portata in ospedale il giorno successivo.

Ma, nonostante i tentativi dei medici, la ragazza è morta il 15 ottobre in seguito ad una grave crisi respiratoria. Come riporta Japan Times, tracce di tallio sono state trovate nel vomito e nell'urina della 21enne, dettaglio che ha fatto scattare le indagini per omicidio. L'attenzione degli inquirenti si è subito concentrata su Miyamoto: dalle analisi sul cellulare dell'uomo sono emerse diverse ricerche sul tallio e sul suo utilizzo, effettuate nei giorni precedenti al giorno in cui Hinako Hamano è stata ricoverata in ospedale.

I media locali hanno riferito che Hamano aveva incontrato per la prima volta Miyamoto grazie al suo secondo lavoro. Oltre alla sua attività immobiliare, l'uomo gestisce anche un'attività legata all'intrattenimento che coinvolge le cosiddette "maiko", o apprendiste geishe.

Gli investigatori hanno inoltre scoperto che anche un'altra donna, parente del 37enne, di circa 60 anni d'età, si trova ricoverata in stato di coma nell'ospedale di Kyoto dal luglio del 2020, sempre per aver ingerito del tallio, sostanza che è strettamente regolamentata in Giappone, tanto è vero che nella maggior parte dei casi sono i ricercatori o le società ad acquistarlo tramite aziende specializzate. Che sia una coincidenza o meno è quanto ora stanno cercando di scoprire le autorità che indagano sulla vicenda.

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