Adescava bimbi online e li costringeva a spogliarsi per filmarli, almeno 180 vittime: arrestato in Lettonia

Un insegnante di 38 anni è stato arrestato con l'accusa di pedofilia in Lettonia. Nell'arco di otto anni, tra il 2016 e i 2024, avrebbe costretto almeno 180 minori di età compresa tra i 5 e i 12 anni a spogliarsi online per produrre materiale pedopornografico, secondo quanto comunicato dalla televisione del Paese baltico.
Durante le perquisizioni la polizia ha rinvenuto oltre 5mila file contenenti immagini pedopornografiche e di atti sessuali con animali. Se le indagini confermassero le accuse formulate, per l'uomo sarebbe richiesta la condanna all'ergastolo.
Le forze dell'ordine hanno scoperto che il 38enne ha sedotto minori online e registrato segretamente videoconversazioni durante le quali venivano convinti a spogliarsi. L'indagine ha anche rivelato che l'uomo aveva avvicinato personalmente ragazze minorenni nel 2016 e nel 2017 e aveva instaurato con loro un rapporto amichevole.
Durante il tempo trascorso insieme, aveva usato le ragazze per produrre materiale pornografico filmando di nascosto le loro parti intime. In totale sono stati individuati 266 file video di questo tipo, prodotti a contatto diretto o indiretto con le vittime.
Nel 2016 il 38enne aveva inoltre aggredito sessualmente una minorenne. La Polizia ha anche segnalato il caso all'Europol, chiedendo supporto per l‘identificazione delle vittime.
L'uomo ha una formazione pedagogica e ha lavorato come insegnante in una scuola fino al momento del suo arresto. A quanto si apprende, sarebbe riuscito a stringere amicizia con i bambini e a guadagnarsi la loro fiducia con una personalità rassicurante e grazie alle sue capacità comunicative.
Dall'indagine è emerso che l'insegnante aveva cercato sul dark web consigli pratici per perpetrare abusi sessuali su minori. Aveva anche allestito un ufficio nella sua abitazione con il pretesto di lavorare da remoto o di fare lezioni private online. Qui invece trascorreva ore adescando bambini.