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Accorre per salvare la vicina, non ci riesce e viene arrestato per omicidio: “Lo rifarei”

“Nei miei sogni riesco a salvarla. Lo rifarei” ha dichiarato il 47enne inglese, arrestato dalla polizia a Liverpool e accusato di omicidio prima di essere scagionato.
A cura di Antonio Palma
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Quando ha sentito delle urla dalla camera di albergo vicino alla sua, è subito corso in aiuto cercando di salvare una giovane che era a terra esanime, purtroppo senza riuscirci. Mai avrebbe sospettato che poco dopo la polizia bussasse alla sua porta per arrestarlo per l'omicidio della donna.

È l'incredibile vicenda accaduta a Wayne Kenny, padre di famiglia inglese finito suo malgrado in manette per un reato gravissimo solo per aver cercato di dare aiuto a una sconosciuta mentre era in un hotel a Liverpool.

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I fatti si sono consumati lo scorso mese quando il padre di famiglia ha sentito qualcuno gridare aiuto dalla stanza vicina. È subito corso sul posto e ha trovato la 21enne Chloe Haynes a terra esanime, schiacciata da un armadio.

L'uomo ha provato subito un manovra rianimatoria imparata in un corso di primo intervento medico ma purtroppo la ragazza non ce l'ha fatta.

Mentre altri presenti chiamavano i soccorso, lui è tornato in camera sua ma poco dopo la polizia ha bussato alla porta e lo ha arrestato per omicidio.

Il 46enne è finito in cella e interrogato diverse volte di essere scarcerato senza alcuna accusa formale.

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Secondo quanto ricostruito successivamente, la giovane dopo una notte di festeggiamenti in zona, era rimasta a dormire in hotel. Si pensa che si sia alzata nel cuore della notte e abbia scambiato un armadio per la porta del bagno rimanendo schiacciata dal pesante mobile.

La scoperta solo al mattino quando una delle sue amiche è tornata e l'ha trovata intrappolata sotto i mobili. È stata quest'ultima a urlare aiuto e ad attirare l'attenzione di Wayne Kenny e di altri amici.

Sia l'amica che Wayne sono finiti però nel mirino della polizia e arrestati per omicidio insieme ad altri due amici della giovane che pure erano intervenuti poco dopo.

"Ero tornato nella mia stanza e avevo iniziato a prepararmi per uscire e iniziare la giornata. La polizia ha bussato e mi ha chiesto se ero colui che era nella stanza della ragazza in precedenza. Ho detto di sì e l'agente mi hai detto che ero in arresto. Ho detto per cosa? E ha detto per omicidio" ha rivelato il 47enne al  Liverpool Echo.

Da quando è stato rilasciato, Wayne Kenny ha perso anche il lavoro ma dice che non si pente di aver cercato di aiutare Chloe. "Continuo a vedere il suo volto. Nei miei sogni riesco a salvarla. Lo rifarei" ha dichiarato.

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