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Emma Bonino: “Ho un tumore, non sono handicappata”

La leader radicale, rispondendo ad una domanda sulla possibilità che sia in corsa per il Quirinale spiega: “L’Italia è un Paese assurdo da molti punti di vista, da oltre venti anni prevale il pregiudizio che per fare politica bisogna essere giovani e sani. Ma io non sono handicappata”.
A cura di Redazione
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“L’Italia è un Paese assurdo da molti punti di vista, da oltre venti anni prevale il pregiudizio che bisogna essere giovani e sani. Ma io non sono handicappata”. Con queste parole Emma Bonino ha risposto alla domanda sulla sua possibile candidatura alla Presidenza della Repubblica, che nella lettura di qualche commentatore sarebbe tramontata dopo l’annuncio della sua malattia. Una replica chiara “ai pregiudizi” di chi considera la malattia come un limite insuperabile per un individuo, mentre nella sua visione “chi è sottoposto a queste sfide, a queste malattie poi si rivela anche più sano”.

Del resto, proprio nel giorno in cui ha raccontato di aver scoperto di avere un cancro ai polmoni, l’ex ministro degli Esteri aveva spiegato di voler continuare nella sua attività politica, rilanciando anche il suo impegno per la causa radicale: “Come ho detto dovrò ridurre le mie attività ma spero che il vostro affetto e incoraggiamento si trasformino in iscrizioni ai radicali e al Partito Radicale, che possono essere simpatici o meno, non li avete mai apprezzati moltissimo, ma forse è arrivato il momento di dirvi che le battaglie che portiamo avanti, che portano avanti, magari oggi sembrano marginali ma invece sono fondamentali per la vita di tutti e per la democrazia, in particolare in questo momento così difficile per il mondo. Vi ringrazio tutti quanti e spero che magari per una volta mi ascoltiate sul serio, grazie ancora, buon giorno e buon anno a tutti”.

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