Emilio Fede dall’Annunziata: “Mai portato ragazze ad Arcore”
La trasmissione “In mezz’ora” di Lucia Annunziata, andata in onda ieri pomeriggio, ha ospitato il direttore del Tg4 Emilio Fede, implicato nel caso Ruby e indagato per induzione e favoreggiamento della prostituzione minorile. All’Annunziata che gli chiedeva come si sentisse in un momento difficile come questo, Fede ha risposto di essere molto sereno: “C’è un’indagine, rispetto quell’indagine; un po’ meno questa campagna mediatica, che, a memoria mia, così aggressiva, così lontana dalla verità, devo dire non la ricordo. Mi chiedo dove c’è più danno e mi rispondo che c’è più danno da parte di certa informazione”. L’argomento informazione è stato toccato molte volte da Fede, sempre pronto a sottolineare i rischi che un’informazione spregiudicata e cinica può avere sulla dignità delle persone. Le sue parole hanno ricordato il suo attacco ai media di qualche giorno fa al Tg4.
Sul suo ruolo nell’organizzazione delle feste ha poi ribadito più volte di non aver mai portato ragazze ad Arcore, benché meno Ruby, ma di aver solamente partecipato a delle normalissime cene. Sulle cene, in particolare, ha affermato:
Sul discorso bunga bunga: il Presidente decideva di fare delle cene. Le cene avevano uno svolgimento regolare, mai trasgressivo per quello di cui posso essere preciso testimone[…]. C’è una sala da pranzo normalissima ed elegante in cui si mangiava, e nella quale lui ha raccontava degli aneddoti. Sotto c’era una sala conferenze con un grande schermo dove lui ci faceva vedere, a volte ripetitivamente, i suoi viaggi o le partite di calcio. Era un posto dove il figlio più grande portava gli amici, a volte ballavano. Giù andavamo a prendere il caffè. Chi si annoiava a vedere il filmato ballava. Io non ho mai visto nulla di trasgressivo.
Fede, infine, conferma quello che già aveva detto tempo fa, ovvero che qualora le accuse nei suoi confronti trovassero qualche riscontro, non ci penserebbe un attimo a dimettersi.
L’ultima parte della trasmissione è stata dedicata a Patrizia D’Addario, la quale ha ribadito di essersi trovata per caso a una di quelle cene e di essersi trattenuta solo una sera a Palazzo Grazioli. Ha ricordato poi che a Palazzo c’erano molte giovani ragazze (non ha saputo dire se fossero minorenni) che volevano fare carriera, anche politica, e che per loro erano pronte buste da 10.000 euro. La D’Addario, che si è inoltre lamentata di tutte le accuse e le intimidazioni subite, s’è inoltre mostrata possibilista riguardo a una sua futura candidatura politica.
