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Emergenza rifiuti, a Napoli torna l’esercito: così Berlusconi vince le elezioni comunali?

Raccolta straordinaria a Napoli e provincia, il presidente del Consiglio invia l’esercito a rimuovere i rifiuti dalle strade. Il nodo resta: dove porteranno l’immondizia i militari? C’è chi denuncia che lo stallo è stato creato ad arte dalla Regione e dalla Provincia, di centrodestra, in vista delle elezioni comunali di Napoli 2011.
A cura di Alessio Viscardi
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Soldiers of the Italian army collect gar

L'annuncio non è una sorpresa: Silvio Berlusconi invierà l'esercito a Napoli per risolvere per l'ennesima volta l'emergenza rifiuti. Cumuli alti diversi metri di immondizia invadono le strade del capoluogo partenopeo e di tutta la provincia alla vigilia delle elezioni comunali di Napoli 2011, c'è chi insinua che la strategia del governo sia stata favorire il dramma dei rifiuti in modo da giocarsi l'asso nella manica nell'ultima settimana di campagna elettorale e garantire una vittoria plebiscitaria al candidato sindaco del centrodestra, Gianni Lettieri. Ma il problema rimane, infatti, poiché a Napoli non mancano solo i mezzi per la raccolta, ma i luoghi dello smaltimento: le discariche sono sature in mezza Campania, l'invaso di Chiaiano è parzialmente sotto sequestro nell'ambito dell'inchiesta sulle infiltrazioni di camorra e percolato che mesi fa portò allo stop dei conferimenti mentre gli Stir sono totalmente saturi e non riescono a smaltire la frazione organica.

I comitati sono sul piede di guerra, si teme la riapertura del sito di trasferenza di Taverna del Re – già utilizzato lo scorso autunno per risolvere l'emergenza rifiuti alle soglie del Natale. Il messaggio che arriva da Palazzo Chigi è chiaro: votare Lettieri significa votare per chi ha tolto la spazzatura dalle strade di Napoli una settimana prima delle elezioni amministrative, ovvero qualche giorno prima dell'arrivo di Silvio Berlusconi in città per la chiusura della campagna elettorale di Gianni Lettieri.

Ieri pomeriggio i militari hanno cominciato a raccogliere l'immondizia accumulatasi a Quarto, comune dell'hinterland che era sommerso da mille tonnellate di indifferenziato lasciato a marcire in strada per settimane. La SapNa non ha ancora individuato le nuove discariche da utilizzare per il conferimento degli RSU, benché meno ha previsto i lavori necessari per realizzarle, mentre l'inceneritore di Acerra – il “gioiellino” della Impregilo che avrebbe dovuto salvare la Campania dall'emergenza rifiuti – continua a funzionare a scartamento ridotto a causa dei probabili danni alle linee di incenerimento causate dalla tipologia di rifiuto che vi finisce dentro, assolutamente non adatta ad essere utilizzata come combustibile.

L'ultima normativa, il decreto legge 126 del 2010, conferisce al presidente della Regione Campania, Stefano Caldoro, i poteri per nominare un commissario straordinario che scavalchi la SapNa – società della Provincia di Napoli presieduta dal Pdl Luigi Cesaro, detto "Giggino a' purpetta" – e dia inizio ai lavori per una nuova discarica. Finora, però, stranamente la Regione non ha fatto nulla per risolvere lo stallo, a parte scaricare tutte le responsabilità sull'uscente giunta comunale retta da Rosa Russo Iervolino, il cui silenzio imbarazzante sulla questione sembra un terribile “me ne lavo le mani” di fine impero. La domanda è quindi lecita: dove portaranno i rifiuti i militari inviati da Berlusconi?

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