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Elisa, morta dopo l’intervento al cuore: era un’artista, ad un passo dalla laurea

La giovane di origini pugliesi, frequentava l’Accademia delle Belle Arti a Bologna ed era residente a Cervias. Stava per portare a termine la magistrale in ‘Decorazione per architettura’. La sua passione per l’arte è stata spezzata troppo presto.
A cura di Biagio Chiariello
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Lutto a Cervia e all'Accademia di Belle Arti. Elisa Perrone, studentessa di 24 anni, ha perso la vita durante un intervento chirurgico al cuore. Di origini pugliesi, ma residente in Romagna, dopo una laurea triennale con ottimi voti, Elisa stava concludendo la magistrale in ‘Decorazione per architettura’, così come spiega il direttore dell’Accademia Enrico Fornaroli al Resto del Carlino, elencando le tante virtù dell'appassionata artista che aveva vinto anche il concorso ‘In Factory’. “Ho saputo della scomparsa della nostra studentessa martedì sera e ne sono rimasto sconvolto, come tutti i professori – racconta addolorato –. Il suo impegno l’ha sempre contraddistinta, era appassionata in quello che faceva e riceveva sempre valutazione eccellenti”.

Elisa era una persona creativa e lo dimostrano le sue opere e i suoi progetti. “Per ArteFiera realizzò un’opera che, giocando sui pattern, animò la parete di un’aula dell’Accademia, creando un modo nuovo di vedere lo spazio”. Lo scorso anno aveva vinto il concorso ‘In Factory’: una sua installazione è stata perciò esposta nello stabilimento della Philip Morris. “Era molto curiosa e spingeva gli altri studenti verso stimoli innovativi – prosegue Fornaroli –. Ricordo la sua installazione nel giardino di Zu.Art della Fondazione Zucchelli e la collaborazione alla Notte Bianca dell’Arte e all’Open Tour annuale che organizza l’Accademia”.

Il Consiglio delle Belle Arti sta valutando se organizzare un evento per ricordare l’allieva, ma il direttore precisa: “Lo faremo a debita distanza dall’accaduto, ci dobbiamo riprendere. Qualsiasi cosa organizzeremo sarà per i ragazzi, per trasmettere a tutti un po’ di lei”. Ieri i funerali in un duomo gremito: “Ci mancherà – conclude Fornaroli –. Spero possa essere da stimolo per chi ha incrociato anche brevemente la sua strada. Non la dimenticheremo”.

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