Elezioni in Austria, il verde Van Der Bellen è il nuovo presidente

Alexander Van Der Bellen – candidato indipendente che ha aderito al partito dei Verdi – avrebbe conquistato la poltrona presidenziale austriaca, dopo il testa a testa di un giorno con l'avversario della destra estrema Norbert Hofen. Lo riferiscono diversi media austriaci, mentre si attende la comunicazione ufficiale del ministero dell'Interno. Anche perché lo scarto tra Van Der Bellen e Hoffen sarebbe di appena 12.000 voti. La notizia era attesa con apprensione in tutta l'Unione europea, viste le dichiarazioni anti-Ue dell'avversario del candidato dell'ultradestra. Hofer infatti è uno dei principali sostenitori della linea dura alle frontiere austriache, dall’idea del respingimento degli immigrati fino all'ipotesi di una uscita del Paese dall'Unione. Per completare lo spoglio dei voti per posta mancano al momento solo sei distretti di Vienna: Van der Bellen è dato dappertutto in aumento.
Dopo lo scrutinio di tutti i seggi elettorali, Hofer ieri sembrava avanti con il 51,93% Van der Bellen, al 48,07%. Ma già l'exit poll degli 800.000 voti per posta dava il verde in vantaggio nel computo finale di circa 3.000 voti. Si sono recati alle urne il 70% dei 6,4 milioni aventi diritto. Nelle ultime battute prima del voto Van der Bellen, 72 anni, ha puntato soprattutto sull'astensionismo o su coloro che intendono votare scheda bianca. "Chi vota scheda bianca, vota indirettamente a favore di Hofer", ha detto il candidato ‘verde'. Dal canto suo Hofer, 45 anni, ha provato a mostrare il suo volto più moderato, sottolineando la sua capacità di "essere al di sopra delle parti" rispetto alla linea generale partito. Al primo turno il candidato dell'estrema destra aveva raccolto il 35% delle preferenze, Van der Bellen il 21%. I candidati dell'Oevp e del Spoe l'11%. La candidata indipendente Griss, al terzo posto con il 18%, ha detto di aver votato van der Bellen al ballottaggio.
Sulla sua pagina Facebook, Hofer ha ammesso la sconfitta e dice di essere "rammaricato" per l'andamento del voto. "Mi sarebbe piaciuto prendermi cura di questo bel Paese. Vi resterò comunque fedele". E ancora: "Ringrazio tutti per il vostro meraviglioso sostegno. Naturalmente oggi sono un po' triste. Contribuirò comunque a un futuro positivo dell'Austria. Per favore non siate scoraggiati. La missione di questo voto non è perduta, bensì è un investimento nel futuro". Sulle elezioni in Austria interviene anche Matteo Salvini: "Provo pena per quei giornalisti italiani che parlano di un voto (della metà del Popolo Austriaco!) per una ‘estrema destra xenofoba, populista, razzista e ultra-nazionalista'. Da quando chiedere il rispetto delle regole è ‘estremismo'? Nove giornalisti italiani su dieci non sono uomini, sono servi". Lo scrive, su Facebook, il segretario della Lega Nord, in un post in cui "abbraccia gli amici del Partito della libertà" sconfitti "per posta".