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Egitto, bomba davanti al consolato italiano. Site: “Opera dell’Isis”

Fonti della sicurezza egiziana riferiscono di un morto e alcuni feriti e che nessun italiano è rimasto coinvolto. “L’Italia non si fa intimidire”, ha detto il ministro degli Esteri Paolo Gentiloni. Renzi: “Non lasceremo l’Egitto solo”.
A cura di Susanna Picone
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Aggiornamento ore 18.00 – "Chiediamo ai musulmani di allontanarsi da questi covi di sicurezza perché sono obiettivi legittimi per i colpi dei mujahiddin". E' quanto scritto in un breve comunicato, la cui autenticità al momento non può essere verificata, recante la data odierna e la firma dello ‘Stato Islamico – Egitto'. Si attendono conferme sulla veridicità della nota.

Aggiornamento 17.40 – Secondo il SITE l'attentato di fronte al consolato italiano al Cairo sarebbe stato rivendicato dall'Isis. Si attendono comunque conferme dalle autorità egiziane e da quelle italiane.

Aggiornamento 13.30 – Mattarella: “Vile attentato, insieme per sconfiggere terrorismo”. Dopo quanto accaduto questa mattina al Cairo è intervenuto anche il presidente Mattarella. “Saremo a fianco dell'Egitto e di ogni altro Paese oggetto dei tentativi di destabilizzazione e invitiamo l'Ue e la comunità internazionale ad assumere iniziative efficaci e tempestive in questa direzione”, così il Capo dello Stato secondo il quale “il vile attentato” che ha colpito la sede del consolato italiano “conferma quanto grave sia il pericolo del terrorismo”.

Aggiornamento 12.45 – Gentiloni: “Attacco diretto all’Italia”. L'attacco di questa mattina “è stato un attacco alla presenza internazionale al Cairo ma anche un attacco diretto all'Italia”: è quanto ha detto il ministro degli Esteri, Paolo Gentiloni, in conferenza stampa alla Farnesina, secondo il quale non c’è dubbio che l’obiettivo era il consolato. “Per questo ho già detto che l'Italia non si farà intimidire e risponderemo con rinnovata determinazione nel contrasto al Daesh e al fanatismo terrorista”. “Probabilmente è stata una forma di avvertimento e intimidazione. Dobbiamo rispondere con fermezza e sobrietà”, ha aggiunto il ministro. Gentiloni ha confermato che il consolato italiano è stato seriamente danneggiato e i tutti i servizi sono stati sospesi. Gentiloni ha inoltre detto che la bomba è stata attivata con telecomando a distanza e ha confermato che un poliziotto egiziano è stato ucciso e uno ferito gravemente. Feriti in modo lieve anche un altro agente e cinque passanti.

Aggiornamento ore 12.10 – Renzi: “Non lasceremo solo l’Egitto”. Renzi sta seguendo in prima persona gli sviluppi dell'attentato del Cairo. Stamani ha sentito per telefono Al Sisi: “L'Italia sa che quella contro il terrorismo è una sfida enorme che segna in profondità la storia del nostro tempo. Non lasceremo solo l'Egitto: Italia ed Egitto sono e saranno sempre insieme nella lotta contro il terrorismo”.  Il presidente del Consiglio è in contatto con il ministro degli Esteri, Paolo Gentiloni, e con l'ambasciata italiana al Cairo.

Aggiornamento ore 11.55 – “Attacco contro obiettivo sensibile, non attacco contro l’Italia”. Il ministro egiziano degli Esteri, Sameh Shoukry, ha chiamato questa mattina Paolo Gentiloni. È quanto si apprende da una nota del ministero degli Esteri egiziano in cui si legge che “Gentiloni ha condannato” l'attacco, ha “espresso piena solidarietà all'Egitto per la lotta contro il terrorismo” e vicinanza alle famiglie delle vittime. Shoukry da parte sua, ha condannato “l'attacco terroristico”, ha fornito al ministro prime informazioni disponibili sull'attentato e ha sottolineato che “l'Egitto non esiterà a proseguire e intensificare gli sforzi con i vari Paesi del mondo, Italia compresa, per combattere il terrorismo”. Il ministro, conclude la nota, ha confermato la “determinazione dell'Egitto a sventare i piani volti a destabilizzare il Paese e a eliminare tutte le organizzazioni terroristiche”.  “Al momento dell'esplosione – ha detto un ufficiale della polizia egiziana che si trova sul posto – non c'era nessuno nell'edificio”. “Al momento – ha precisato la fonte – non è giunta alcuna rivendicazione. Stiamo lavorando per accertare le responsabilità”. L'ambasciata d'Italia al Cairo ha intanto informato che a seguito dell'attentato tutti i servizi consolari sono temporaneamente sospesi. Secondo la polizia egiziana quello di stamane è stato un “attacco contro un obiettivo sensibile, un obiettivo simbolico, quale è una rappresentanza diplomatica che si trova al centro del Cairo, non un attacco contro l'Italia”.

Aggiornamento ore 10.50: Secondo la Procura del Cairo i feriti sarebbero quattro e non tre come inizialmente riportato dalle fonti governative. Secondo la tv egiziana, invece, il numero di feriti è salito a sette persone, tra cui una donna con i suoi tre bambini. Nell'attentato sarebbero state utilizzate 250 tonnellate di tritolo, posizionati da terroristi esperti che avrebbero utilizzato lo stesso materiale impiegato per l'assassinio del procuratore capo egiziano Hisham Barakat. Il quotidiano locale "al Ahram" ha sottolineato la vicinanza del Consolato all'Alta corte egiziana e il fatto che la deflagrazione sia coincisa con il passaggio in zona del giudice Ahmed al Fuddaly, considerato vicino al presidente Abdel Fatah al Sisi.

Una bomba piazzata sotto un'auto è esplosa questa mattina nei pressi del consolato italiano al Cairo, in Egitto. L’esplosione, secondo quanto riportano fonti della sicurezza egiziana, avrebbe provocato almeno un morto e alcuni feriti tra passanti e poliziotti. Secondo il portavoce del ministero della Sanità, Hosam Abdelgafar, tre dei feriti sono componenti di una stessa famiglia. Tutti sono stati ricoverati in ospedale con contusioni e bruciature. Al momento non si hanno notizie di italiani coinvolti. L’esplosione si è verificata alle 6.30, quando il consolato era chiuso. Finora non sarebbe arrivata alcuna rivendicazione. L’ordigno ha distrutto una parte della facciata su Al-Galaa Street, nel cuore della città, e fatto crollare l'ala di sinistra. Su Twitter sono apparse immagini del consolato che sembra gravemente danneggiato. Una fonte della sicurezza egiziana ha reso noto che “l'esplosione ha danneggiato oltre alla facciata esterna del Consolato italiano al Cairo anche alcune abitazioni limitrofe”. La stessa fonte ha detto che una “carica esplosiva è stata posta sotto una vettura nel perimetro del consolato ed è stata fatta esplodere con un telecomando”. Il ponte Sei Ottobre, che passa proprio accanto al Consolato italiano del Cairo, è stato chiuso al traffico in entrambe le direzioni. Chiusa anche Galaa street, la via del Consolato.

Gentiloni: “Italia non si fa intimidire” – Fonti del ministero degli Esteri rendono noto che l'Unità di crisi si è subito attivata e il personale diplomatico italiano al Cairo, in contatto con le autorità locali, si è prontamente recato sul luogo dell'esplosione per verificare la situazione. Su Twitter ha commentato l’attentato in Egitto il ministro degli Esteri Paolo Gentiloni: “Bomba al nostro Consolato al Cairo. Non risultano vittime italiane. Vicini alle persone colpite e al personale. Italia non si fa intimidire”.

Fermati e rilasciati alcuni giornalisti – Alcuni giornalisti arrivati sul posto poco dopo l’esplosione, tra questi anche l’italiano Alessandro Accorsi, sono stati fermati e poi dopo un po’ rilasciati. Accorsi ha pubblicato su Twitter alcune foto dei danni causati dall'esplosione, spiegando che la bomba ha colpito l'ingresso per i visitatori. “La bomba – ha scritto il giornalista – è esplosa su un lato del consolato italiano al Cairo, tra l'ingresso per i visitatori e una stradina laterale”. Tra le immagini pubblicate quelle dei resti di un'automobile sparsi per tutta la piazza. In collegamento con SkyTg24, Accorsi ha detto che le vittime sarebbero almeno due, ma il bilancio non è stato confermato. Accorsi ha anche raccontato quanto accaduto con la polizia egiziana e cioè che lui e altri colleghi sarebbero stati inizialmente fermati perché “arrivati troppo velocemente sul posto”.

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