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Rimborsi Irpef e bonus 200 euro, come ottenere il maxi-assegno tra luglio e agosto

Se si è fatto presto con l’invio del 730 tra luglio e agosto si potranno ottenere i rimborsi Irpef assieme al bonus una tantum da 200 euro contro l’inflazione.
A cura di Giacomo Andreoli
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Tra rimborsi Irpef e bonus una tantum da 200 euro tra luglio e agosto arriverà una vera e propria boccata d'ossigeno per milioni di lavoratori e pensionati italiani. I rimborsi, come ogni anno, spettano a lavoratori dipendenti e pensionati e sono legati al recupero delle spese sostenute nel corso dell'anno. Si possono ricevere semplicemente inviando la dichiarazione dei redditi: prima la si invia prima si ottengono. Il bonus, invece, è il contributo straordinario anti-inflazione previsto dal decreto Aiuti per tutti coloro che hanno un reddito annuale inferiore ai 35mila euro. I dipendenti, per ottenerlo, dovranno firmare un'autocertificazione al proprio datore di lavoro e a quel punto se lo vedranno recapitare ad agosto sulla busta paga del mese precedente.

Per quanto riguarda i rimborsi, per ottenerli a luglio bisogna aver inviato il 730 a fine maggio o al massimo nei primi 20 giorni di questo mese. Quindi poco dopo che l’Agenzia delle Entrate ha reso disponibile sul proprio sito il modello di 730 precompilato (lo ha fatto lo scorso 23 maggio), da approvare e spedire direttamente online. Utilizzando questo modello si è potuto fare tutto più velocemente, evitando le lungaggini del procedimento da zero.

Rimborsi Irpef: come si calcolano

Quando si compila la propria dichiarazione dei redditi si mettono sul piatto le imposte dovute allo Stato e tutto quello che si può scaricare tra spese detraibili e deducibili. A quel punto si genera un attivo o un passivo sull'Irpef, l'imposta sul reddito delle persone fisiche. Nel primo caso si ha un rimborso da parte dello Stato, nel secondo caso un debito nei confronti dell'erario, da pagare in massimo 5 rate. Se si ha un rimborso vuol dire che le ritenute Irpef sono maggiori rispetto all’imposta da pagare e la persona che fa il 730 recupera le sole imposte pagate, ricevendo un rimborso in busta paga.

Per arrivare a calcolare eventuali rimborsi bisogna ottenere il valore del Reddito complessivo, a cui si sottrae il reddito dell’abitazione principiale e la serie di oneri deducibili. A questo punto bisogna calcolare l’imposta lorda sul reddito imponibile in base alle varie aliquote Irpef. Infine si sottrae a questa cifra la somma delle detrazioni e in questo modo si capisce se si ha diritto a dei rimborsi.

Come inviare la dichiarazione dei redditi

La dichiarazione dei redditi è indispensabile per calcolare il valore del rimborso per le spese da erogare al contribuente nei mesi successivi all'invio. Chi "tarderà" nella procedura (c'è tempo fino a fine settembre per inviare il 730) dovrà aspettare agosto o addirittura l'autunno.

Per ricevere i rimborsi nella busta paga di luglio i lavoratori dipendenti la comunicazione deve essere stata recepita, senza errori, entro il 28 giugno. I contribuenti che chiuderanno la pratica dopo, invece, dovranno attendere la busta paga di agosto/settembre e in generale almeno lo stipendio del mese successivo alla data in cui hanno compilato la dichiarazione.

Per inviare la precompilata si accede alla propria area riservata sul sito dell'Agenzia (tramite: Spid, Cie, Cns o credenziali Inps/Entratel/Fisconline), quindi si sceglie se accettare, modificare o integrare il modello precompilato, versando eventuali somme dovute tramite il modello F24 già predisposto ed indicando le coordinate bancarie per i rimborsi. Massimo cinque giorni dopo l'invio della richiesta nella sezione "Ricevute" dell'area riservata viene inviato un file con eventuali errori nelle richieste trasmesse. In quel caso il 730 va inviato di nuovo.

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