Tassare i ricchi per dare più soldi alle scuole pubbliche. In Germania

Se finora i negoziati tra Spd, i socialdemocratici e i centristi della Cdu (il partito di Angela Merkel) sono andati avanti senza particolari sussulti, una proposta dell'organizzazione socialdemocratica sembra destinata a mettere subbuglio. Il segretario generale dell'Spd Andrea Nahles, in un'intervista rilasciata al quotidiano Spiegel, ha annunciato che il suo partito si farà promotore in seno al governo di grande coalizione di una proposta di tassa patrimoniale: "Crediamo – ha affermato – che sia necessario aumentare le tasse sui redditi più elevati. Ciò potrebbe portare un importantissimo contributo e migliorare la vita delle persone più deboli, permettendo allo stato di fare importanti investimenti". La proposta proviene non solo dal membro più autorevole dell'Spd, ma anche da una donna che potrebbe diventare ministro del prossimo governo a guida di Angela Merkel e che, rispondendo alle domande dello Spiegel, ha detto: "Abbiamo troppi settori sui quali siamo indietro: istruzione, infrastrutture, lavoro. Il precedente governo ha fatto troppo poco, dobbiamo recuperare il tempo perso. Per questo proponiamo una tassa sui redditi più elevati. Una tassa modesta, che però potrebbe contribuire a migliorare la vita di molte persone. Penso che potremmo incrementare gli investimenti nella scuola: una buona educazione non è gratuita, ha un costo, e dobbiamo farcene carico".
Andrea Nahles è poi tornata a ribadire i punti fondamentali sui quali è stato fatto l'accordo con il Cdu di Angela Merkel: "Vogliamo che il salario minimo sia di 8 euro e 50 all'ora per tutti i lavoratori, vogliamo intervenire per ridurre la povertà in età avanzata, aumentando le pensioni minime. E' importante anche dotarci di un sistema energetico affidabile, che abbia prezzi accessibili nel rispetto dell'ambiente".
La proposta del segretario generale dell'SPD fa il paio con un provvedimento adottato qualche settimana fa in Svizzera dove, a partire da gennaio 2014, dai redditi superiori a 250mila euro sarà trattenuto – attraverso un prelievo forzoso – l'1 percento per cercare di recuperare circa 80 milioni di euro e scongiurare il crac per l'assicurazione garantita dal piccolo stato ai suoi disoccupati.