Pagamento Assegno Unico a novembre 2025, date di accredito Inps e come cambia l’assegno dal prossimo anno

La prossima mensilità dell’assegno unico sarà erogata tra il 20 e il 21 novembre 2025 alle famiglie che hanno già ricevuto la prestazione nei mesi scorsi e per le quali la rata non ha subito nessuna variazione. Mentre se l'assegno è stato oggetto di un conguaglio, a credito oppure a debito (la comunicazione arriverà tramite e-mail o sms), o se si è in attesa della prima mensilità, il pagamento avverrà negli ultimi giorni di novembre.
Per controllare le date di accredito dell'assegno unico, gli importi che spettano a ciascuna famiglia e le eventuali variazioni è necessario accedere alla sezione personale del portale Inps o dell'app MyINPS, utilizzando lo SPID, la Carta d'Identità Elettronica (CIE) o la Carta Nazionale dei Servizi (CNS); cercare la voce "Fascicolo previdenziale del cittadino"; una volta dentro, cliccare sulla voce "Prestazioni"; cliccare sulla voce "Pagamenti"; una volta dentro controllare il dettaglio dei versamenti dell'Auu.
Come ogni anno, anche da gennaio 2026 gli importi dell'assegno unico aumenteranno in relazione all'indice Istat dei prezzi al consumo, ovvero il valore che adegua le prestazioni sociali all'inflazione. Secondo le ultime proiezioni dell'Inps, l'indice d'inflazione di quest'anno dovrebbe essere pari a +1,5% e, nel 2026, le misure come l'Auu verranno rivalutate di conseguenza.
Gli aumenti saranno molto contenuti e verranno applicati a ogni fascia Isee, sulle soglie Isee stesse e sulle maggiorazioni che spettano alle famiglie in alcuni casi particolari. Vediamo come dovrebbero variare gli importi.
Assegno Unico a novembre 2025, il calendario dei pagamenti e le date
L'assegno di questo mese verrà erogato in due tranche:
- tra il 20 e il 21 novembre 2025 a coloro che lo hanno già ricevuto nei mesi scorsi e non hanno subito variazioni nell'importo rispetto a ottobre;
- negli ultimi giorni di novembre a chi ha subito modifiche nell'importo rispetto a ottobre oppure a chi riceve la prestazione per la prima volta.
Come controllare i pagamenti dell'Assegno Unico Inps
Per controllare le date di accredito dell'assegno unico, gli importi che spettano a ciascuna famiglia e le eventuali variazioni è necessario:
- accedere alla sezione personale del portale Inps o dell'app MyINPS, utilizzando lo SPID, la Carta d'Identità Elettronica (CIE) o la Carta Nazionale dei Servizi (CNS);
- cercare la voce "Fascicolo previdenziale del cittadino";
- una volta dentro, cliccare sulla voce "Prestazioni";
- cliccare sulla voce "Pagamenti";
- una volta dentro controllare il dettaglio dei versamenti dell'Auu.
Come cambiano gli importi dell'Assegno Unico dal 2026: la tabella degli aumenti
Da gennaio 2026, come ogni anno, gli importi dell'assegno unico aumenteranno in realzione all'indice Istat dei prezzi al consumo, ovvero il valore che adegua le prestazioni sociali all'inflazione. Secondo le ultime proiezioni dell'Inps, l'indice d'inflazione di quest'anno dovrebbe essere pari a +1,5% e, nel 2026, le misure come l'Auu verranno rivalutate di conseguenza.
Gli aumenti saranno molto contenuti e verranno applicati su ogni fascia Isee, sulle soglie Isee stesse e sulle maggiorazioni che spettano alle famiglie in alcuni casi particolari. Prendendo in considerazione gli importi degli assegni nel 2025, le cifre dovrebbero variare in questo modo:
- per i nuclei con Isee inferiore a 17.520 euro, l'assegno salirà da 201 euro a circa 204,4 euro per ogni figlio;
- per le famiglie nella fascia Isee tra 21.725 e 21.841 euro, passerà da 179,7 euro a circa 182,8 euro;
- nella fascia tra 26.163 e 26.280 euro, salirà da 157,9 euro a circa 160,6 euro;
- nella fascia più alta, oltre 46.720,53 euro, passerà da 57,5 euro a circa 58,5 euro.
Per quanto riguarda, invece, le maggiorazioni concesse in alcuni casi particolari:
- l'importo salirà da 109,1 a circa 111 euro al mese per i figli con disabilità grave;
- dai 120,6 ai circa 122,7 euro per i figli non autosufficienti;
- da 23 a circa 23,4 euro per le madri con meno di 21 anni;
- da 97,7 a circa 99,4 euro per ogni figlio successivo al secondo nelle famiglie con Isee inferiore a 17.520 euro; e così via fino ad arrivare alla fascia più alta dove per ogni figlio successivo al secondo ci sarà un aumento da 17,2 a circa 17,5 euro.