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Natale: sulle tavole avanzi per mezzo miliardo, ma cresce l’abitudine al riutilizzo

Secondo Coldiretti, le famiglie italiane si dimostrano oggi più attente e propense a non gettare via ciò che non viene consumato subito. Tanti quelli che hanno riutilizzato il cibo avanzato dopo cenone e pranzo di Natale.
A cura di Susanna Picone
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Quasi mezzo miliardo di avanzi sono rimasti sulle tavole degli italiani dopo il cenone e il pranzo di Natale. Avanzi che però in molte famiglie vengono riutilizzati in cucina anche per una crescente sensibilità verso la riduzione degli sprechi per motivi economici, etici e ambientali. È quanto stima la Coldiretti che sottolinea come quest’anno il 33 percento degli italiani ha diminuito gli sprechi alimentari, il 31 percento li ha mantenuti costanti, il 25 percento annullati e solo il 7 percento ha detto di averli aumentati. Il 60 percento di coloro che hanno tagliato gli sprechi lo ha fatto utilizzando gli avanzi nel pasto successivo con i piatti del giorno dopo che sono tornati nelle abitudini alimentari delle famiglie. Ad esempio polpette o polpettoni di carne o tartare di pesce sono una ottima soluzione per recuperare il cibo avanzato dalle tavole il giorno prima e anche le frittate possono dare – ha sottolineato Coldiretti – un gusto nuovo ai piatti di verdura o di pasta. E ancora, la frutta secca può diventare torrone mentre con quella fresca si ottengono pasticciate, marmellate o macedonie. Recuperare il cibo è una scelta che – spiega la Coldiretti – fa bene all'economia e all'ambiente anche con una minore produzione di rifiuti.

Gli italiani hanno trascorso le feste a casa – Per il tradizionale appuntamento del Natale con la tavola che l’88 percento degli italiani ha trascorso a casa sono stati spesi 2,3 miliardi di euro, il 6 percento in più rispetto allo scorso anno. A prevalere è stato il Made in Italy, con i cibi esotici e fuori stagione praticamente scomparsi dalle tavole dove invece si sono affermati il bollito, i polli arrosto, i cappelletti in brodo, le pizze rustiche e i dolci fatti in casa, con il record di una media di 3,3 ore trascorse in cucina per la preparazione dei piatti, secondo l’indagine Coldiretti/Ixè. Spumante è ancora prodotto immancabile per quasi nove italiani su dieci mentre il panettone con il 75 percento ha vinto sul pandoro fermo al 72 percento. Secondo Coldiretti, solo il 10 percento degli italiani ha trascorso le feste al ristorante e il 2 percento in agriturismo.

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