Michelin taglierà 578 posti di lavoro in Italia entro il 2017

Entro il 2017 Michelin taglierà 578 posti di lavoro in Italia nell'ambito, ha spiegato l'azienda, del piano strategico 2016 – 2020. a riferirlo è stato il gruppo, spiegando di aver deciso di riorganizzare la produzione in Germania, Italia e Gran Bretagna. La maggior parte dei tagli nel nostro paese riguarderà i 400 lavoratori di Fossano, in provincia di Cuneo, per cui Michelin parla di una flessione dei volumi del 45%, che si traduce in una "situazione di cronica non saturazione degli impianti". Il sito dovrebbe fermare la produzione entro la fine del 2016. Gli altri esuberi sono ad Alessandria (30), Torino (120) e Tribano (28). L'azienda ha spiegato di voler comunque "continuare a essere un’importate e solida realtà industriale, commerciale e logistica in Italia".
Il colosso francese, uno dei più importanti al mondo nella produzione di pneumatici, ha aggiunto che la chiusura dello stabilimento di Fossano – il maggior sito produttivo di Michelin in Europa – comprenderà un più ampio piano di riorganizzazione di cui "beneficeranno" anche Cuneo e Alessandria, in quanto la rete logistica verrà trasformata e si avvicinerà ai due siti piemontesi, causando la chiusura di Tribano. In totale, dunque, gli esuberi saranno 578.
Secondo l'azienda il motivo della riorganizzazione è da ricercare nella crisi economica che ha colpito in misura pesante il mercato europeo degli pneumatici, caratterizzato inoltre da un contesto altamente competitivo. La flessione dei volumi di Fossano è iniziata nel 2009 e spiega l’azienda, deriva dal fatto che "i due terzi dell’attuale produzione di cavi metallici standard che è condotta nel sito sono oggi acquistabili sul mercato a costi decisamente inferiori". Per Michelin "la fornitura di questi semilavorati, in una logica di ottimizzazione dei costi di tutta la filiera di produzione degli pneumatici, richiede soluzioni economicamente sostenibili".