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Manovra, plastic tax: il governo verso un prelievo dimezzato e un rinvio della misura

Continua la discussione sulla plastic tax: il governo starebbe pensando di ridurre la platea di prodotti soggetti a prelievo, insieme a una riduzione sull’entità dello stesso. Si starebbe ipotizzando un rincaro fra i 60 e i 40 centesimi al chilo, invece dell’euro attualmente previsto. In cantiere anche un possibile rinvio: da aprile a luglio 2020.
A cura di Annalisa Girardi
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"Alcune misure della manovra economica possono deludere, ma partivamo da quadro di finanza pubblica molto complicato. Partivamo dalla possibilità di scongiurare solo le clausole sull'Iva, manovra che avrebbe avuto un effetto recessivo e siamo riusciti a fare varie altre cose, perché volevamo e vogliamo far compiere passi significativi importanti al nostro Paese": così il ministro dell'Economia, Roberto Gualtieri, difende la manovra in audizione sul dl Fisco in commissione Finanze alla Camera.

Un punto critico, nel frattempo, continua ad essere rappresentato dalla plastic tax. La tassa sulla plastica è stata presa di mira sia dalle imprese che molte forze politiche. Il governo starebbe quindi lavorando ad un intervento, in vista dell'esame parlamentare della manovra, per dimezzarla: si starebbe pensando di ridurre la platea di prodotti soggetti a prelievo, insieme a una riduzione sull'entità dello stesso. Si starebbe ipotizzando un rincaro fra i 60 e i 40 centesimi al chilo, invece dell'euro attualmente previsto. In cantiere anche un possibile rinvio: da aprile a luglio 2020.

Revisione delle tasse

Come spiega il Sole 24 Ore, ci vorrà comunque del tempo prima che le proposte diventino dei correttivi a tutti gli effetti. Il gettito messo a bilancio per la plastic tax è di 1 miliardo per il prossimo anno, 1,8 miliardi per il 2021, 1,720 miliardi di euro l’anno a decorre dal 2023: un ricavo per le casse dello Stato che non si riduce quindi nel tempo. Secondo alcuni questa sarebbe la prova che la tassa non funzionerà come deterrente a produzione e consumi. Ad ogni modo, in sede di governo, si stanno pensando a dei miglioramenti che permettano comunque di mantenere lo stesso principio guida, cioè quello di incentivare le imprese in primis a una riconversione produttiva verso il plastic free.

Sul tavolo del governo ci sarebbe anche una revisione delle tasse per quanto riguarda le auto aziendali, altro punto largamente discusso della manovra. Secondo quanto rivela l'Adnkronos, il governo potrebbe tagliare del tutto il provvedimento. Secondo altre fonti, invece, si starebbe pensando a una sforbiciata del 50% sul rincaro.

Le tensioni nella maggioranza

Intanto continuano le tensioni interne alla maggioranza sulla questione tasse."La nostra battaglia contro l'aumento delle tasse non è una impuntatura. È da sempre un impegno preciso a favore delle famiglie e delle imprese italiane, che ha caratterizzato tutta la nostra precedente azione di politica economica", ha scritto Matteo Renzi nella sua Enews. "Tutti sono a parole contro le tasse. Italia Viva è l'unico partito che oltre a essere contro le tasse, indica dove trovare le coperture. Mi sembra un modo molto saggio: i nostri non sono slogan ma impegni precisi", ha aggiunto l'ex presidente del Consiglio.

Ieri sera, il segretario dem Nicola Zingaretti ha risposto al leader di Italia Viva, affermando: "Giusto che tutti portino il contributo in un'alleanza, il problema è se porti idee per costruire provvedimenti o per logorare e criticare. Aprire una polemica su una manovra sottoscritta da tutti è un'operazione di basso livello che gli italiani giudicheranno. Combatto anche per Renzi, se pensa che alimentare le polemiche aumenti il consenso si sbaglia".

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