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Lo spread è sceso a 84 punti: è il livello del 2008, prima dell’inizio della crisi

differenziale tra il Btp a 10 anni e il Bund tedesco scende ancora, di conseguenza il rendimento dei nostri titoli cala all’1,04%, segnando un nuovo minimo storico. L’effetto Quantitative Easing si fa sentire sempre più.
A cura di Biagio Chiariello
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Il differenziale tra i titoli di stato decennali italiani (btp) e i bund tedeschi scende ancora e arriva a toccare gli 84 punti, registrando un minimo da maggio 2008. Il tasso di rendimento dei titoli è calato all’1,04 per cento, segnando un nuovo minimo dall’introduzione dell’euro. E’ indubbiamente l’effetto del quantitative easing, il programma di acquisto di titoli lanciato dalla BCE e che ieri ha avvicinato alla parità il rapporto tra la moneta unica europea e il dollaro americano. L'effetto QE porta anche a un nuovo sorpasso rispetto ai Bonos spagnoli che vedono il differenziale a 87 punti con un rendimento dell'1,11%. Il presidente della Bce, Mario Draghi, parlando a Francoforte ieri, lo aveva detto: “Il suo impatto sarà visibile” e potrà “sostenere un recupero più veloce e più sostenuto” dell’economia europea. L’Eurotower ha acquistato titoli del debito pubblico dei Paesi dell’area dell’euro per un totale di 9,8 miliardi nei primi tre giorni del piano di acquisti di titoli pubblici lanciato lunedì dalla BCE. Lo ha annunciato Benoit Coeure, membro del Comitato esecutivo della stessa Banca, durante un convegno finanziario a Parigi. La Bce, ha aggiunto Coeure, “sta procedendo esattamente secondo i piani” ed è “sulla strada giusta” per raggiungere il suo obiettivo nel mese, e cioè un volume medio di acquisti di 60 miliardi nel quadro del programma di allentamento quantitativo.

 Quando lo spread toccò quota 574 col governo Berlusconi

L'ultima volta che lo spread era sceso sotto i cento punti, prima dei continui cali delle ultime settimane, era stato nel maggio 2010. Prima delle divisioni interne al governo italiano e dello scontro fra l’allora premier Berlusconi e il suo ministro dell’Economia Tremonti. Il massimo era stato toccato il 9 novembre: spread a 574 punti (con chiusura a 552), record storico assoluto che portava il rendimento del Btp decennale a 7,47 punti, un salasso per le casse dello Stato sul fronte degli interessi sul debito pubblico. Qualche giorno dopo avrebbe giurato il Governo Monti e un mese dopo il differenziale scende sotto i 300 punti per la prima volta da marzo e Monti indica l'obiettivo di uno spread a 287 punti.

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