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Guerra in Ucraina

La guerra frena ancora la crescita italiana e fa volare l’inflazione, i dati della Commissione Ue

Secondo gli ultimi dati della Commissione europea la guerra in Ucraina farà salire il prodotto interno lordo del nostro Paese “solo” del 2,4%.
A cura di Giacomo Andreoli
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Frena la crescita del Pil italiano e vola l'inflazione. La guerra in Ucraina, secondo le previsioni economiche di primavera della Commissione europea, farà salire il prodotto interno lordo del nostro Paese "solo" del 2,4%, in linea con quanto previsto un mese fa dal Fondo monetario internazionale e contro la precedente previsione di un balzo del 4,1%. Praticamente tutta questa crescita, come conferma la Commissione Ue, è "attribuibile a un effetto di trascinamento", legato alla "rapida ripresa" registrata nel 2021 ed è inferiore di uno 0,5% rispetto alla stima del governo Draghi contenuta nel Def (in cui si parla di un aumento del Pil del 2,9%).

In pratica il conflitto in corso ha reso l'economia italiana stagnante, con una crescita prevista per il 2023 in rallentamento all'1,9%. La guerra sta infatti colpendo in particolare le catene di approvvigionamento (soprattutto alimentari) e prezzi. Per questo i commissari parlano di prospettive che "restano soggette a pronunciati rischi al ribasso". In tutto ciò, essendo l'Italia, "uno dei maggiori importatori di gas naturale russo tra i paesi dell'Ue", in caso di "brusche interruzioni dell'approvvigionamento" (come ad esempio un embargo improvviso) l'economia "sarebbe gravemente colpita".

Intanto, però, preoccupa moltissimo anche il tasso di inflazione, che secondo la Commissione in Italia sfiorerà nel 2022 il 6% (attestandosi al 5,9%, due punti percentuali in meno della media dell'eurozona), per raggiungere poi una media del 2,3% nel 2023. Nel febbraio scorso i commissari Ue stimavano per il nostro Paese un tasso di inflazione al 3,8% nel 2022, per andare poi scendere all'1,6% nel 2023. Il deficit e il debito italiano, nonostante la guerra in Ucraina, continueranno invece "a calare, ma restano alti". Il deficit italiano, dal 7,2% dell'anno scorso, nel 2022 si attesterà al 5,5%, per scendere al 4,3% l'anno successivo. Il debito pubblico, dal 150,8% del 2021 calerebbe al 147,9% quest'anno e al 146,8% nel 2023.

Gentiloni: "Scostamento di bilancio imprudente per l'Italia"

Secondo il commissario Ue all'Economia Paolo Gentiloni, il tasso di inflazione che sta affrontando l'Europa è "il più alto nella storia dell'unione monetaria". Per l'ex premier "l'Ue si stava scrollando di dosso il colpo della pandemia, ma la crisi ucraina ha esacerbato i venti contrari alla crescita" e "sarà un test per la resilienza dell'Europa".

Per Gentiloni, poi, ulteriori politiche di sostegno per l'Italia sono "certamente possibili, ma con prudenza". Non solo, il commissario sottolinea come "lo spazio fiscale sia collegato alla capacità che il governo ha dimostrato in questi mesi di legare misure di supporto mirate e temporanee a delle fonti di entrate". Ma, conclude, "se queste misure venissero prese con scostamenti di bilancio, la prudenza sarebbe meno considerata".

Lo stop al gas russo farebbe perdere in media il 2,5% del Pil

Guardando all'intera Eurozona secondo la Commissione la crescita rallenterà al 2,7% nel 2022 e al 2,3% nel 2023. In questo modo vengono tagliate le precedenti stime di febbraio che davano il Pil al 4% nel 2022 e al 2,7% nel 2023. Lo stop al gas da Mosca potrebbe poi costare il 2,5% della crescita e il 3% del tasso di inflazione per l'Ue. Lo scenario nel 2023 prevede un punto di crescita in meno e oltre l'1% in termini di inflazione.

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