Ior, cambio al vertice: il nuovo presidente è Jean-Baptiste de Franssu
Cambio al vertice dello Ior: a nemmeno un anno e mezzo dall'avvento del tedesco Ernst Von Freyberg l'Istituto per le Opere di Religione rinnova la presidenza, che passa nelle mani del francese Jean-Baptiste de Franssu. A ufficializzarlo, nel corso di una conferenza stampa, è stato il cardinale australiano George Pell, prefetto della nuova Segreteria per l'Economia, super-dicastero economico vaticano. Cambia anche il board laico dell'istituto. Il rinnovamento voluto da Papa Francesco coinvolge però anche Monsignor Alfred Xuereb, segretario generale della Segreteria per l'Economia, che sarà segretario senza diritto di voto del Consiglio dello Ior. Monsignor Battista Ricca, invece, rimane il Prelato dello Ior. Come detto sono stati rinnovati anche i membri laici che faranno parte del consiglio della "banca": si tratta, oltre a De Franssu (presidente dello Ior), di Clemens Boersing (Germania), Mary Ann Glendon (Usa) e Sir Michael Hintze (UK).
Il Vaticano: "Ior in fase di transizione"
La nuova presidenza è stata commentata così dai vertici del Vaticano: "Lo Ior è in una fase di transizione. La prima fase delle riforme, guidata da Ernst von Freyberg, è stata completata. Sono stati fatti eccellenti passi avanti attraverso l'adesione agli standard internazionali; la trasparenza che ne è conseguita è evidente nella seconda relazione annuale che è stata completamente revisionata da Deloitte. È stato messo in atto un nuovo sistema di anti-riciclaggio e si continua a fare ogni sforzo per conformarsi alla disciplina attuale. Il reparto di Compliance interno, coadiuvato da Promontory, ha esaminato attentamente 18.000 clienti. La leadership di Von Freyberg ha preparato il campo per l'inizio della prossima fase guidata dal presidente eletto Jean-Baptiste de Franssu che si dedicherà a tempo pieno al suo nuovo compito. A causa di altri impegni, il presidente von Freyberg non è in grado di dedicarsi a tempo pieno allo Ior. Nei diversi enti finanziari che riportano alla Segreteria per l'Economia si è seguito un modello generale di esperta cooperazione clerico-laica. La natura esatta di questa cooperazione governativa allo Ior è ancora da determinare".
