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Entra in vigore il Decreto fiscale: ecco le misure, dalla lotta al contante al piano anti-evasione

Ieri è entrato in vigore, in seguito alla pubblicazione in Gazzetta Ufficiale, il Decreto legge fiscale n. 124. Nel testo non ci sono molte misure chiave della manovra del governo giallorosso, che saranno contenute nella Legge di bilancio 2020, ma è presente la stretta sul contante, l’inasprimento delle pene per gli evasori e l’incentivo al pagamento elettronico.
A cura di Annalisa Girardi
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Sabato 26 ottobre è stato pubblicato nella Gazzetta ufficiale il Decreto legge fiscale n. 124 del 26 ottobre 2019 collegato alla manovra, che è quindi diventato operativo a partire da ieri, domenica 27 ottobre 2019. Il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha firmato il provvedimento facendolo entrare in vigore, anche se molte delle misure contenute nel testo saranno operative solo a partire dal 2020.

Il Decreto fiscale porterà parecchie novità, dal tetto sul contante, agli incentivi per l'uso del pagamento elettronico, alla lotteria degli scontrini e la lotta all'evasione. Il documento si compone di 60 articoli: fra questi, tuttavia, non si trovano molti elementi chiave della manovra economica del governo giallorosso, che saranno contenuti nella Legge di bilancio 2020. Fra questi, ad esempio, le nuove tasse su bibite gassate e plastica, il bonus Befana e lo stop all'aumento dell'Iva. Un decreto fiscale che si concentra quindi l'uso del contante, spingendo per i pagamenti telematici in modo da facilitarne la tracciabilità.

Il piano anti-evasione

Un punto collegato con il piano anti-evasione, che alla conversione del decreto farà scattare un aumento delle pene e, parallelamente, una riduzione delle soglie che fanno scattare il carcere e un inasprimento per quanto riguarda anche i tempi di detenzione. Il massimo previsto per un dichiarazione fraudolenta sopra i 100mila euro passa infatti da sei a otto anni. In più, è prevista anche la confisca delle quote societarie a quelle imprese che non versano le tasse dovute. Come spiega il Sole 24 Ore, il Decreto fiscale sarà "il primo e vero test per la stretta sui reati tributari" che "potrebbe mettere nel mirino subito i potenziali omessi versamenti dell'acconto Iva in scadenza il 27 dicembre prossimo".

Con il decreto arriva anche la riduzione del secondo acconto di Irpef-Irap-Ires della dichiarazioni per le partite Iva che applicano gli Isa (gli indici che hanno sostituito gli studi di settore). È inclusa anche la questione dell'Iva precompilata e un ulteriore finanziamento da 400 milioni per Alitalia. Confermate le norme sui seggiolini antiabbandono e il taglio immediato di 3 miliardi sulle spese dei ministeri.

Tagli e tempistiche

È inoltre presente un taglio da 30 milioni di euro al Fondo di garanzia per le Pmi, passato dagli originari 700 milioni agli attuali 670. Salta anche la norma che concedeva alle imprese che operano nel settore della Difesa di accedere ai fondi per la cooperazione allo sviluppo, in seguito alle critiche del ministro degli Esteri, Luigi Di Maio, che aveva definito la misura "allucinante". Un secondo taglio riguarda i 20 milioni di riduzione di spesa per l'Agenzia per la  sicurezza delle ferrovie e delle infrastrutture stradali, una stretta da 30 milioni sui fondi destinati alle Nazioni Unite e un'altra sul settore carburanti.

Nonostante il Decreto fiscale sia ufficialmente in vigore da ieri molte misure, fra cui anche quelle principali come la lotta all'uso del contante e gli incentivi al pagamento elettronico, entreranno in vigore solo dalla seconda metà del prossimo anno. Inoltre, per la metà delle norme contenute nel testo servono circa 30 provvedimenti attuativi per renderle operative.

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