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Che misure ci saranno nel decreto aprile: 50 miliardi per la Fase 2

Nel decreto di aprile il governo si prepara ad approvare diverse misure a sostegno di famiglie e imprese durante l’emergenza coronavirus: dal rifinanziamento della cassa integrazione al bonus (potenziato a 800 euro) per le partite Iva. Ma anche congedi parentali, reddito di emergenza per coloro che non ricevono benefici economici e iniziative a fondo perduto per le Pmi.
A cura di Annalisa Girardi
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Il governo lavora per ultimare le misure da inserire nel decreto di aprile. Che secondo il ministro dell'Economia, Roberto Gualtieri, dovrà essere una manovra "espansiva imponente e mai vista dal dopoguerra a oggi". Interventi da 50 miliardi di euro con dovranno essere rifinanziati sia la cassa integrazione di emergenza che l'indennizzo per gli autonomi e le partite Iva, ma si dovrà anche far fronte a un prolungamento della Naspi e mettere in campo il reddito d'emergenza per sostenere coloro che non sono coperti da alcun provvedimento di sostegno economico. In audizione in Parlamento, inoltre, il titolare del Mef ha annunciato il blocco dell'Iva per tutto il 2020, un'altra misura che dovrebbe finire nel decreto di aprile.

Bonus autonomi da 800 euro

Per quanto riguarda il bonus per gli autonomi, questo dovrebbe essere potenziato passando dagli attuali 600 euro fino a 800. Il ministro ha confermato che i tecnici del Mef sono a lavoro perché l'indennizzo venga erogato in maniera automatica a chi ne aveva fatto richiesta nel mese di marzo e arrivi nel giro di 24 ore. L'attuale platea di beneficiari, in sostanza, è quindi confermata, anche se per il mese di maggio si starebbe pensando di introdurre un tetto massimo di reddito in modo da rendere il sostegno più selettivo. Oppure si potrebbe decidere di destinarlo solamente ai codici Ateco collegati a settori produttivi che non sono ancora tornati operativi. Ad ogni modo, a questa misura dovrebbero essere dedicati altri 7 miliardi di euro.

Sostegno alle famiglie

Si penserà anche a una proroga della Naspi per altri 2 mesi: un sostegno a tutti coloro che hanno il sussidio di disoccupazione in scadenza, per il quale il governo dovrebbe mettere in campo circa 800 milioni. Altri 600 milioni, invece, dovrebbero servire per l'indennizzo previsto per colf e badanti. Lavori in corso anche per un pacchetto di sostegni alle famiglie che presto dovranno affrontare il problema del ritorno a lavoro mentre le scuole rimarranno chiuse: nel dl aprile dovrebbero essere prorogati sia il congedo parentale straordinario che il voucher baby-sitter.

Reddito d'emergenza

Andranno anche definite le modalità di introduzione del reddito di emergenza, che secondo i primi calcoli dovrebbe essere destinato a circa 2,5 milioni di persone. Sarà una misura temporanea che dovrebbe essere erogata per due mesi. Per individuare la platea di beneficiari, che esclude chi percepisce già il reddito di cittadinanza, si dovrà introdurre una soglia di reddito. Il provvedimento sarà finanziato con uno stanziamento pari a circa 1 miliardo di euro: chi ne avrà diritto riceverà 500 euro al mese per due mesi. I pagamenti potrebbero però arrivare nei mesi di giugno e luglio, trattandosi di una nuova misura.

Ammortizzatori sociali

Al centro del decreto di aprile ci sarà la questione degli ammortizzatori sociali: 15 miliardi saranno destinati a un prolungamento della cassa integrazione per altre 9 settimane. Non solo: saranno anche potenziati il fondo di integrazione salariale e i fondi di solidarietà. Le banche si stanno già attivando per anticipare le quote della cassa integrazione ordinaria e in deroga e anche Poste Italiane potrà a breve fare lo stesso per i suoi clienti. Si starebbe inoltre pensando di prorogare lo stop ai licenziamenti per altri due mesi: non è ancora chiaro, tuttavia, se il provvedimento riguarderà solo i contratti collettivi o anche quelli individuali.

Misure per le imprese

Gualtieri ha anche spiegato che sono in vista "possibili iniziative volte al rafforzamento patrimoniale di imprese per contribuire all'assorbimento delle perdite generate dalla crisi". Per le imprese fino a 9 dipendenti, ha aggiunto il ministro allo Sviluppo economico, Stefano Patuanelli, dovrebbero arrivare indennizzi a fondo perduto per circa 1,6 milioni di soggetti. Non solo: si pensa anche ad agevolazioni sugli affitti e il taglio delle bollette. Per le aziende tra i 10 e i 249 dipendenti, invece, si pensa a una misura che renda lo Stato un azionista di supporto per un periodo di 5 o 6 anni. Infine, la Cassa depositi e prestiti dovrebbe poi anticipare 12 miliardi di liquidità in favore delle Regioni e dei Comuni per sbloccare i pagamenti della Pa.

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