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Censimento Istat: siamo 59.5 milioni, gli stranieri triplicati

Dai primi dati forniti dall’Istat sul censimento, il numero dei residenti nel nostro Paese è cresciuto del 4,3%, un incremento dovuto soprattutto all’aumento del numero di stranieri, triplicato negli ultimi dieci anni.
A cura di Antonio Palma
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Censimento Istat, siamo 59.5 milioni, gli stranieri triplicati

L’Istat ha pubblicato i primi dati emersi dal 15esimo censimento, i residenti  in Italia sono  59.464.644, con aumento del 4,3% rispetto all’ultima rilevazione del 2001, praticamente circa due milioni e mezzo in più. Il censimento ha anche rilevato che persiste una differenza tra uomini e donne di circa 2 milioni, gli uomini sono infatti 28.750.942, mentre le donne sono  30.713.702. Questo del 2011 è stato il primo rilevamento che si è servito anche di internet, e questa opzione sembra aver avuto un buon successo, infatti, più di 8  milioni di questionari, circa il 33%, sono stati compilati su internet, a fronte di un  44% di quelli consegnati  presso gli uffici comunali e un 22% presso gli uffici postali. Sembra che l’opzione telematica sia stata favorita dagli abitanti del sud e da quelli che vivono nei comuni fino a 5 mila abitanti.

La maggioranza degli immigrati risiede al nord – A dieci anni dallo scorso censimento uno dei dati più significativi riguarda gli immigrati che risiedono in Italia, se nel 2001 erano 1.334.889 oggi sono 3.769.51, rappresentando praticamente il 6,3% della popolazione. Numero degli immigrati quindi triplicato rispetto a dieci anni fa, un aumento che è stato alla base dell’incremento della popolazione totale, andando a fronteggiare la tendenziale staticità demografica della popolazione di cittadinanza italiana. La maggioranza degli stranieri continua a vivere nell’Italia settentrionale, due stranieri su tre, in particolare gli immigrati residenti nel nord est del Paese sono 1.356.937, e Brescia è la città con il maggior numero di persone non italiane. La presenza degli stranieri è aumentata notevolmente anche a sud dell’Italia, anche se resta una grossa differenza con il nord, infatti, se nel Nord-ovest gli stranieri sono 109,6 ogni mille abitanti nell’Italia meridionale sono 18 ogni mille abitanti.

Preoccupanti i dati di chi vive nelle baracche – Dai dati Istat emergere inoltre un impoverimento maggiore della popolazione, infatti oltre al numero di stranieri è triplicato anche il numero di coloro che dichiarano di abitare in baracche, roulotte, tende o abitazioni simili, che sono passati da23.336  a 71.101. Questo è il dato più allarmante fornito dall’istituto di statistica, che mette in evidenza un aumento preoccupante di povertà. Altri dati emersi sono l’aumento del numero delle famiglie, anche se è diminuito il numero medio di componenti. Inoltre Roma risulta il comune con più residenti, mentre il meno popoloso è Pedesina, in provincia di Sondrio, con soli 30 abitanti. Portici, in provincia di Napoli, è il comune più densamente popolato, mentre Briga Alta, in provincia di Cuneo, quello meno. In generale secondo i dati dell’Istat in Italia esistono molti piccoli comuni, sette su dieci hanno meno di 5.000 abitant

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