Btp Valore 2025, nuova emissione il 20 ottobre: a chi convengono e quali sono le novità sui rendimenti

Dal 20 al 24 ottobre 2025 si terrà la nuova emissione di Btp Valore, i titoli di Stato dedicati al mercato retail, quindi alle famiglie e ai piccoli risparmiatori. Sono buoni che hanno una durata di sette anni e offriranno tassi crescenti nel tempo, con un meccanismo detto "step-up" 3+2+2: il rendimento salirà dopo i primi tre anni, e poi ancora dopo altri due anni. Le cedole vengono pagate ogni trimestre. A chi compra i titoli nella settimana di emissione e poi li mantiene per tutti i sette anni andrà un premio di fedeltà pari allo 0,8% del totale.
Ad annunciare le novità è stato il ministero dell'Economia, con un comunicato ufficiale. Il taglio minimo acquistabile sarà di mille euro. Venerdì 17 ottobre il ministero farà sapere sia il codice ISIN identificativo dei Btp Valore, sia il rendimento minimo. Alla chiusura dell'emissione il rendimento potrà essere confermato oppure aumentato.
Quando ci sarà la nuova emissione di Btp Valore 2025 e come funzionano
L'emissione del Btp Valore 2025 partirà lunedì 20 ottobre e si concluderà il venerdì alle ore 13.00, salvo chiusura anticipata. Nel complesso, le scorse emissioni del titolo (considerando anche i Btp Più i febbraio) hanno accumulato 79,8 miliardi di euro, con quasi 2,8 milioni di contratti.
I Btp Valore sono titoli per il mercato retail. In parole povere, vuol dire che li possono comprare le famiglie e i piccoli investitori che cercano un rendimento di medio periodo: la durata è di sette anni, e i pagamenti degli interessi arriveranno ogni tre mesi.
Chi è interessato all'acquisto dovrà conoscere il codice ISIN collegato al titolo, che sarà comunicato venerdì 17 ottobre. Poi potrà utilizzare il proprio home banking, se è abilitato ai servizi di trading, oppure rivolgersi alla propria banca o a un ufficio postale che sia abilitato. Il taglio minimo che si potrà comprare sarà di mille euro.
Quali sono le novità su rendimenti e premio fedeltà
Il rendimento dei Btp Valore 2025 seguirà un meccanismo di step-up, già sperimentato in modo simile in passato. L'interesse pagato dallo Stato crescerà nel tempo: il sistema è chiamato 3+2+2, perché ci sarà un certo rendimento nei primi tre anni, poi un altro più alto nei due anni successivi, e infine un altro ancora più alto negli ultimi due anni di durata. Chi compra i Btp Valore nella settimana di emissione, e poi li tiene senza mai rivenderli per sette anni, alla fine avrà un premio fedeltà: l'importo sarà pari allo 0,8% della somma investita.
Al momento non si conoscono i tassi di rendimento dei Btp Valore 2025. Il ministero dell'Economia li comunicherà ufficialmente venerdì 17 ottobre, insieme al codice ISIN identificativo per acquistare i titoli. Quello comunicato sarà solamente il rendimento minimo garantito: alla chiusura dell'emissione potrà essere lasciato uguale oppure rialzato, ma non ridotto. Per farsi un'idea, il rendimento definitivo dei Btp Più emessi a febbraio era stato fissato al 2,85% per i primi tre anni, con una salita al 3,70% negli ultimi quattro anni. È plausibile che questa volta saranno leggermente più bassi.
A chi conviene comprare Btp Valore 2025 e che vantaggi porta
Comprare dei titoli di Stato è come fare un prestito a quel Paese: il governo si impegna, negli anni successivi, a restituire la somma con gli interessi. Nel caso del Btp Valore, gli interessi vengono erogati ogni tre mesi. In questo periodo in cui i tassi d'interesse sembrano essere piuttosto stabili, dopo un periodo di cali. Per il momento non sembra che debbano tornare a salire a breve, quindi è possibile che l'offerta di rendimento dei BtP Valore si riveli vantaggiosa nei prossimi anni. La situazione, però, è troppo instabile a livello internazionale per dirlo con certezza.
In più, ci sono le misure fiscali che il governo ha varato per spingere all'acquisto. Sia le somme incassate con le cedole, sia il premio di fedeltà saranno sottoposti a una tassazione agevolata: il 12,5%. In più, le somme investite in titoli di Stato come i Btp Valore non vengono considerate quando si misura l'Isee: dunque, chi li acquista si ritroverà con un Isee più basso in futuro. Questa esenzione è valida fino a un massimo di 50mila euro investiti.