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Bonus acqua 2021: chi ne ha diritto, a quanto ammonta e le regole per richiedere il credito del 50%

La Legge di Bilancio 2021 ha previsto il bonus acqua potabile senza Isee: un credito d’imposta del 50% delle spese sostenute tra il 1 gennaio 2021 e il 31 dicembre 2022 per l’acquisto e l’installazione di depuratori dell’acqua. Lo scopo è quello di migliorare la qualità dell’acqua corrente e ridurre il consumo di contenitori di plastica. L’incentivo si potrà richiedere dal 1 febbraio 2022. Vediamo in che modo.
A cura di Daniela Brucalossi
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La Legge di Bilancio 2021 ha previsto un bonus acqua potabile accessibile a tutti, senza limiti di ISEE. La misura consiste in un credito d'imposta del 50% delle spese sostenute (fino a 1000 euro) tra il 1 gennaio 2021 e il 31 dicembre 2022 per l'acquisto e l'installazione di depuratori dell'acqua (sistemi di filtraggio, mineralizzazione, raffreddamento e/o addizione di anidride carbonica alimentare). Lo scopo è di razionalizzare l’uso dell’acqua corrente, migliorarne la qualità e ridurre il consumo di contenitori di plastica. Potrà essere richiesto sia per abitazioni private, sia per immobili adibiti ad attività commerciale ma il pagamento dovrà essere eseguito esclusivamente in modalità elettronica da tutti coloro che non sono titolari di attività d’impresa in regime di contabilità ordinariae. Il 16 giugno 2021 l'Agenzia delle Entrate ha pubblicato una circolare con le regole per l'utilizzo del bonus e le modalità di richiesta. Vediamo meglio come funziona.

Come funziona il bonus acqua potabile del 2021 e chi ne ha diritto

Il bonus acqua potabile, previsto dalla Legge di Bilancio 2021, è un credito d'imposta del 50% delle spese sostenute tra l'1 gennaio 2021 e il 31 dicembre 2022 per l'acquisto e l'installazione di depuratori dell'acqua (sistemi di filtraggio, mineralizzazione, raffreddamento e/o addizione di anidride carbonica alimentare). Ne possono beneficiare tutti, senza nessun limite di reddito. In particolare:

  • persone fisiche, ovvero soggetti che sostengono le spese su immobili da loro posseduti
  • soggetti esercenti attività d’impresa, arti e professioni
  • enti non commerciali, compresi gli enti del Terzo settore
  • enti religiosi civilmente riconosciuti

A quanto ammonta il bonus con il credito d'imposta al 50%

L’importo massimo delle spese su cui calcolare il credito d'imposta concesso dal bonus acqua potabile è:

  • 1000 euro per ciascun immobile, per le persone fisiche
  • 5000 euro per ogni immobile adibito all’attività commerciale o istituzionale, per gli esercenti attività d’impresa, arti e professioni e gli enti non commerciali

Come ottenerlo e come comunicare le spese sostenute

Per ottenere il bonus acqua potabile è necessario conservare la fattura elettronica o un documento commerciale in cui sia riportato il codice fiscale del soggetto che richiede il credito. Per quanto riguarda le spese fatte dopo la pubblicazione della circolare dell'Agenzia con le istruzioni (16 giugno 2021), il pagamento dovrà  essere eseguito esclusivamente in modalità elettronica da tutti coloro che non sono titolari di attività d’impresa in regime di contabilità ordinaria. Invece, per le spese sostenute prima della pubblicazione del provvedimento, saranno accettati pagamenti avvenuti in qualsiasi modalità, salvo presentazione della fattura o del documento commerciale con l'annotazione del codice fiscale del richiedente. Si potrà fare domanda per il bonus acqua potabile all'Agenzia delle Entrate tra l'1 febbraio e il 28 febbraio dell'anno successivo a quello di sostenimento del costo. L'ammontare delle spese sostenute andrà comunicato scaricando, compilando e inviando il modello di "Comunicazione delle spese per il miglioramento dell'acqua potabile", disponibile sul portale web dell'Agenzia. Il bonus potrà poi essere utilizzato in compensazione tramite F24, oppure, per le persone fisiche non esercenti attività d’impresa o lavoro autonomo, anche nella dichiarazione dei redditi riferita all’anno della spesa e in quelle degli anni successivi fino al completo utilizzo del bonus.

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