Auto blu: in due anni ce ne sono 700 in meno
Angelo Rughetti, sottosegretario alla pubblica amministrazione, ha annunciato i primi risultati, riguardanti il periodo 2014 e 2015, del taglio delle cosiddette "auto blu" dai ministeri, spiegando che "ce ne sono 700 in meno", ma che il censimento nella pubblica amministrazione centrale è ancora in corso e si concluderà solo alla fine dell'anno: "Da quando è entrato in vigore il decreto del presidente del Consiglio per ridurre a massimo cinque le vetture a disposizione di ogni ministero, sono state tagliate 706 vetture".
Il taglio delle automobili in uso all'amministrazione statale è stato diviso in tre tranche, con l'ultima che scadrà il 31 dicembre del 2015. Finora hanno partecipato al monitoraggio l'82,4% degli enti coinvolti dalla manovra, ma c'è ancora circa un mese e mezzo di tempo per completare il censimento. Dal momento che i contratti di noleggio non possono essere interrotti fino al termine previsto, Rughetti ha evidenziato "lo sforzo delle amministrazioni, che hanno già adempiuto e di quelle più grandi, come la Difesa e la Giustizia, che si stanno organizzando".
Le "auto blu" ancora presenti in Italia sono circa 50mila e da anni rappresentano un simbolo dell'oltraggio del potere, odiato dagli elettori e considerato eccessivo anche da molti parlamentari, in primis quelli del Movimento 5 Stelle. Il mese scorso la commissione Affari costituzionali della Camera ha iniziato l’esame di una proposta di legge dei deputati pentastellati per vietare l’acquisto di nuove autovetture di servizio e la stipula di appositi contratti di leasing. Si tratta, secondo i parlamentari del Movimento, di "un’irresponsabile e anacronistica ostentazione, un privilegio che costa ai cittadini cifre spropositate e fa perdere credibilità alle istituzioni".