Anas torna ad assumere dopo dieci anni: oltre 1.000 nuovi ingaggi

Investimenti per 20 miliardi e un migliaio di assunzioni. Sono le basi del piano industriale 2016-2020 di Anas presentato presso la sede romana di Confindustria. “Gli investimenti del piano – ha detto il presidente, Gianni Armani – sono rappresentati da 20 miliardi di risorse pubbliche, puntiamo a completare 14 miliardi di lavori su strada, lavoriamo su progetti per 30 miliardi" visto che alcune opere andranno anche oltre il quinquennio previsto dal piano. Si tratta, va detto, di obiettivi strategici della società statale (al 100% del Tesoro) per i prossimi anni, che prescindono dalla fusione per incorporazione con Ferrovie dello Stato (progetto allo studio del Governo, su cui sarò presa una decisione definitiva entro l'estate). L'obiettivo è raggiungere stabilmente 3 miliardi l'anno di investimenti attraverso il rilancio e la riorganizzazione della "struttura produttiva" e le modalità di project management degli investimenti.
Il punto più importante del piano industriale è quello riguardante i nuovi ingaggi: nello specifico, si tratta di 900 risorse aggiuntive sul personale di servizio e 100 per il personale tecnico da dedicare alla progettazione e alla direzione lavori. L'ultima tranche di assunzioni all'Anas risale al 2006. La fusione tra Anas e Fs non comporterà un piano di esuberi, ha assicurato Armani. "Gli esuberi sono legati a piani di efficienza quando si fa solo efficienza. Noi invece non facciamo solo efficienza ma anche rilancio". In particolare, Armani ha sottolineato che "vogliamo fare più investimenti, che creano più lavoro, e lavorare sullo sviluppo".
Il gruppo di lavoro formato da Anas, Fs, Mef e Mit per la fusione fra Anas e Fs "sta andando avanti, con il Governo ci siamo dati l'obiettivo della fattibilità entro la fine dell'estate, poi sarà necessario un passaggio normativo per gli adeguamenti necessari, in modo che l'operazione sia fatta alla fine dell'anno o all'inizio dell'anno prossimo", ha detto Armani, aggiungendo che "dal punto di vista societario l'operazione è semplice, basta un aumento di capitale di Fs per il conferimento di Anas". L'operazione, ha sottolineato Armani, "dovrà avere una fattibilità anche a livello europeo, l'obiettivo è avere un soggetto che fornisca in modo trasparente un servizio di gestione e investimento stradale". Il gruppo di lavoro, ha riferito Armani, sta ragionando anche sull'autonomia finanziaria di Anas: "è il primo nodo da risolvere, poi dal punto di vista industriale le sinergie con Fs le abbiamo già identificate".
Per quanto riguarda l'autonomia finanziaria, il progetto “focalizza l'attenzione sull'ipotesi tariffaria legata all'accisa sul carburante che prevede una serie di benefici dovuti al prelievo proporzionale al traffico, alla certezza dell'incasso e all'assenza di oneri aggiuntivi per gli utenti” spiegano ancora i vertici Anas.