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È morto Anthony Senerchia, l’uomo che ha ispirato l’Ice Bucket Challenge: aveva 46 anni

“Era partito tutto come un gioco, volevamo far sorridere Anthony in un momento buio della sua vita, invece è diventato qualcosa che non avremmo mai potuto immaginare”, ha spiegato Chris Kennedy, cugino della moglie di Senerchia, l’uomo da cui è partito il fenomeno di massa, grazie al quale sono stati raccolti centinaia di milioni di dollari a favore della ricerca sulla SLA.
A cura di Biagio Chiariello
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Anthony Senerchia Jr., l’uomo che è stato fonte d'ispirazione per l’Ice Bucket Challenge, è morto sabato all'età di 46 anni, al termine di una battaglia durata 14 anni contro la sclerosi laterale amiotrofica (SLA). "Ha lavorato instancabilmente per aumentare la consapevolezza contro la malattia ed è stato direttamente responsabile del famoso gioco", si legge nel suo necrologio, nel quale viene definito "una palla di fuoco che ha provato tutto nella vita". Anthony Senerchia Jr si vide diagnosticata la SLA, comunemente nota come malattia di Lou Gehrig, nel 2003. "È una malattia difficile e molto dura da sconfiggere", ha detto la moglie, Jeanette, al Journal News Media Group. "Senti che il tuo corpo ti sta abbandonano. Ma lui era un combattente … Era la nostra luce. Ha reso la nostra vita migliore ".

Anthony Senerchia al centro
Anthony Senerchia al centro

Cos'è l'Ice Bucket Challenge

L'Ice Bucket Challenge è una campagna virale lanciata dalla ALS Association (Associazione statunitense contro la SLA) proprio con l’obiettivo di sensibilizzare l'opinione pubblica sulla sclerosi laterale amiotrofica e di stimolare le donazioni per la ricerca. Il fenomeno si è diffuso in modo virale sui social media specialmente nell’estate del 2014. Una persona ‘nominata’ viene filmata mentre si versa o gli viene versato un secchio d'acqua, spesso fredda o addirittura del ghiaccio, sulla testa. Il "docciato", subito dopo invita, nominandole, altre persone per fare lo stesso. Secondo i dati diffusi dall'associazione nei soli due mesi di luglio e agosto del 2014 sono stati raccolti 115 milioni di dollari, denaro che è andato in gran parte a finanziare la ricerca.

Anthony Senerchia, da lui è partito tutto

E Anthony Senerchia ha avuto un ruolo significativo nel farla iniziare. Quando il cugino di Jeanette Senerchia, il golfista Chris Kennedy, è stato nominato per partecipare alla sfida, non era ancora specificamente collegata alla SLA. Ma quando Kennedy passò il ‘secchio’ agli altri, scelse l'Associazione ALS come beneficiario proprio a causa della battaglia che Anthony stava portando avanti. E da lì che tutto è cominciato. "Voleva essere un piccolo gesto per mettere un sorriso sul volto di Anthony e portare consapevolezza a questa terribile malattia. Ma si è trasformato in un fenomeno nazionale", ha detto Kennedy nel 2014, "ed è qualcosa che non avremmo mai potuto immaginare".

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