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Dramma nella notte a Pavone Canavese: tabaccaio spara al ladro e lo uccide, indagato

La sparatoria a Pavone Canavese, piccolo comune della città metropolitana di Torino, nella notte tra giovedì e venerdì. Intorno alle 3 di notte almeno tre persone avrebbero assaltato la tabaccheria il cui titolare però abita sopra il locale. L’uomo ha impugnato un’arma e ha fatto fuoco uccidendo uno dei malviventi.
A cura di Antonio Palma
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Drammatico episodio nelle scorse ore in Piemonte. Un tabaccaio ha sparato a un ladro che ha cercato di derubarlo nel suo negozio e lo ha ucciso. La sparatoria a Pavone Canavese, piccolo comune della città metropolitana di Torino, alle porte di Ivrea, nella notte tra giovedì 6 e venerdì 7 giugno. Secondo una prima ricostruzione dell'accaduto, intorno alle 3 di notte almeno tre persone avrebbero assaltato la tabaccheria il cui titolare però abita proprio sopra il locale. L'uomo, sentito il trambusto, avrebbe impugnato un'arma legalmente detenuta e sarebbe corso a vedere. A questo punto lo scontro con i ladri. Dai primi rilievi sul posto, sarebbero stati esplosi almeno sette colpi di pistola, alcuni dei quali hanno raggiunto uno dei malviventi che è morto praticamente sul colpo. Per lui, colpito al petto, inutili i successivi soccorsi medici allertati dallo stesso commerciante. Quando gli operatori del 118 hanno raggiunto il luogo del sparatoria, hanno solo potuto accertarne il decesso.

Sul posto in poco tempo sono intervenuti anche gli uomini  della polizia di stato del commissariato di Ivrea che stanno ancora eseguendo i rilievi per ricostruire l'esatta dinamica dell'accaduto. Il commerciante è stato portato anche in Procura per essere ascoltato e fornire la sua versione dei fatti. Al momento è indagato per eccesso di legittima difesa anche se la sua posizione è ancora al vaglio dei magistrati e l'uomo potrebbe cavarsela beneficiando della nuova legge sulla legittima difesa. "È stato indagato per garantirgli il diritto della difesa e la presenza di un avvocato. Non si tratta di criminalizzare nessuno, ma di capire come sono andati i fatti" ha spiegato il procuratore di Ivrea Giuseppe Ferrando. Durante l'interrogatorio davanti al pubblico ministero incaricato delle indagini, Giuseppe Drammis, il tabaccaio di 67 anni, Marcellino Iachi Bonvin, però ha preferito non parlare avvalendosi della facoltà di non rispondere, su consiglio del suo legale.

"Siamo rimasti d'accordo che la prossima settimana ci spiegherà come sono andate le cose. Umanamente è una persona molto provata, sa che in ogni caso è stata una cosa grave. Si tratta di una persona pacata, di una famiglia normale. Le armi erano regolarmente denunciate, era stato aggredito più volte e aveva già subito dei furti" ha raccontato lo stesso Procuratore. Dalle prime informazioni che trapelano, pare che i tre malviventi che hanno assaltato il negozio di tabacchi non avessero armi da fuoco ma un piede di porco con cui avevano scardinato la serranda del negozio. Il tabaccaio avrebbe fatto fuoco dalla soglia del negozio. La vittima della sparatoria è un uomo originario della Moldavia, un 24enne  sulla cui identità ora gli inquirenti stanno concentrando i loro sforzi investigativi per risalire anche i due suoi complici che dopo la sparatoria sono riusciti a fuggire e dileguarsi. "Totale solidarietà al tabaccaio, che spero possa fruire della nuova legge che garantisce la legittima difesa a tutti" ha commentato Matteo Salvini.

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