Dramma in India, incendio in edifico per studenti: morti 19 ragazzi, si lanciavano nel vuoto

È drammatico il bilancio delle vittime di un terribile incendio che nelle scorse ore ha devastato un edificio per studenti nel centro di a Surat, cittadina nello stato indiano del Gujarat. Secondo le autorità locali, sono almeno 19 gli studenti rimati uccisi nel devastante rogo che i vigili del fuoco hanno potuto domare solo dopo diverse ore di lotta contro il fuoco. Si tratta di adolescenti, tutti ragazzini tra i 15 e i 16 anni di età che seguivano corsi di preparazione per l'ammissione all'università in un centro di formazione locale. Secondo alcune testimonianze riportate dai media indiani, la maggior parte di loro avrebbe trovato una morte orribile gettandosi volontariamente in strada per sfuggire alle fiamme. Il rogo avrebbe interessato in prima battuta il quarto piano dell'edificio poi il terzo e il secondo dove in quel momento si trovavano decine di ragazzini, poi si è propagato all'intero stabile.

Anche se già gravissimo, il bilancio della tragedia avvenuta nel pomeriggio di venerdì purtroppo potrebbe aumentare ancora nelle prossime ore. In ospedale infatti sono ricoverati altri venti ragazzi, attualmente in gravi condizioni perché intossicati dalle esalazioni spigionate dal fumo. Anche  i soccorsi scavano ancora tra le macerie fumanti del palazzo alla ricerca di altre possibili vittime. "Sono estremamente angosciato dalla tragedia avvenuta a Surat, i miei pensieri sono rivolti alle famiglie in lutto. Spero che i feriti possano recuperare rapidamente. Ho chiesto al governo del Gujarat e alle autorità locali di fornire tutta l'assistenza possibile alle persone colpite" ha dichiarato il primo ministro indiano Narendra Modi dopo aver saputo della la tragedia .

Dai primi accertamenti è emerso che l'incendio potrebbe essere stato originato da un corto circuito all'impianto elettrico vicino alle scale il che ha reso impossibile ai ragazzi la fuga. La struttura inoltre pare fosse priva di qualsiasi uscita di sicurezza  nonostante ospitasse decine di minori. Infine alcune aree sarebbero state costruite in maniera completamente abusiva. Per questo i prioritari ora sono sotto inchiesta.