Donadi e Di Centa contro il Viminale: assegnati ad altri i nostri seggi

Ad una settimana dalle elezioni politiche 2013 si continua a dibattere sulla possibilità di formare un nuovo Governo, ma intanto c’è già chi ha presentato ricorso in Cassazione per un presunto errore nell’attribuzione dei seggi in Parlamento. Massimo Donadi, ex Idv, ritiene ad esempio che ci sia “un palese errore da parte del Viminale nell'attribuzione di cinque seggi”, in pratica secondo il candidato del Centro democratico cinque seggi sono stati assegnati erroneamente dal Viminale a persone che non hanno diritto di entrare in Parlamento escludendo invece altri cinque candidati che sarebbero i legittimi vincitori. Secondo Donadi probabilmente l’errore del Ministero nell'assegnazione dei seggi è dovuto alla complessa legge elettorale e al calcolo dei resti. La tesi di un errata assegnazione dei seggi è sostenuta anche da Manuela Di Centa del Pdl che ha annunciato un altro ricorso. “Solo l'errata attuazione della legge mi vede al momento esclusa dal novero degli eletti in Parlamento” ha dichiarato infatti Di Centa.

Donadi ha fatto sapere di aver già parlato con la Cancellieri che si sta attivando per verificare se ci sia stato l’errore. L’ex deputato dell’Idv invece si dice sicuro dell’errore e di aver presentato ricorso solo dopo un’attenta verifica. “Abbiamo la certezza che vi sia stato un errore che riguarda le circoscrizioni, non le liste, la legge elettorale individua i seggi per successivi assestamenti ma sono state erroneamente individuate le circoscrizioni sulla base dei resti” ha specificato Donadi. Oltre a Donadi e Di Centa secondo questi calcoli avrebbero diritto ai seggi Gavino Manca del Pd,  Arcangelo Sannicardo di Sel e Sabrina De Camillis del Pdl.