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Disabile pestato alla festa di Capodanno di Marsala: “Chiedevo solo più spazio”

Manlio Valenti, figlio dell’ex sindaco di Petrosino, affetto da handicap di deambulazione e di parola a causa di un incidente stradale, è stato strattonato e colpito con calci e pugni al volto durante la notte di Capodanno: “Ho solo chiesto a chi stava ballando di lasciarmi passare”. Rotto il setto nasale: per lui la prognosi di guarigione è di 30 giorni.
A cura di Ida Artiaco
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Manlio Valenti (Facebook).
Manlio Valenti (Facebook).

Doveva essere una serata di festa, ma per un ragazzo di 32 anni di Marsala, disabile, poteva trasformarsi in una vera e propria tragedia. Manlio Valenti, figlio di Biagio, ex sindaco di Petrosino, è stato aggredito e picchiato in una sala ricevimenti della città siciliana. Affetto da handicap di deambulazione e di parola a causa di un incidente stradale avvenuto qualche fa, stava attraversando la stanza per raggiungere la postazione del dj quando ha chiesto ad un giovane di lasciarlo passare. Non ottenendo risposta, lo ha toccato. Un gesto, questo, che ha scatenato l'ira del ragazzo: quest'ultimo lo ha infatti strattonato facendolo cadere a terra, prendendolo a calci in faccia e fratturandogli il setto nasale. I fatti si sono verificati la notte dello scorso 1 gennaio, ma sono stati resi noti solo dopo la denuncia della vittima alla Procura di Marsala.

La prognosi di guarigione per Manlio è di 30 giorni. Nella querela, redatta con gli avvocati Vincenzo Forti e Gianluca Blunda, la vittima afferma di non aver mai visto prima il suo aggressore, che era in compagnia di una ragazza, ma che i titolari della sala che gli hanno prestato subito soccorso pare conoscano bene. "Volevo solo andare davanti alla postazione del dj, dove c'era un po' di spazio, ma non riuscivo a passare perché davanti a me c'erano delle persone che ballavano – si è sfogato il 32enne -. Ho chiesto più volte e con gentilezza di farmi un po' di spazio per passare, ma nulla. Per questo poi ho cercato lentamente di farmi spazio, forse ho toccato un ragazzo che ha reagito buttandomi a terra e poi colpendomi in faccia. Ancora adesso mi fa tanto male il corpo. Sento dolore al naso e ai denti". Tanti i messaggi di solidarietà arrivati sui social network, dove molti utenti hanno espresso rabbia per quanto successo a Manlio. "Sono indignata per il grado di inciviltà in cui versano taluni giovani della mia città. Sono arrabbiata, oltre per l’accaduto a Manlio, per l’indifferenza e l’omertà di tutti gli altri", ha scritto Caterina. "Prendersela con i più deboli è sempre facile vergogna un abbraccio a questo ragazzo e alla sua mamma persona dolcissima", ha detto Carlo.

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