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Elezioni politiche 2018

Di Battista: “Introdurremo gli agenti provocatori. Se il politico accetta la mazzetta, va in galera”

Nel corso di un’intervista concessa a Circo Massimo, Alessandro Di Battista ha proposto l’introduzione di agenti provocatori contro la corruzione: “Per me è necessario prevedere la figura dell’agente corruttore, che tenta il politico offrendogli una mazzetta. Se il politico la prende, va in galera”.
A cura di Charlotte Matteini
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Per sconfiggere la corruzione servono gli agenti provocatori. A proporlo è il deputato pentastellato Alessandro Di Battista nell'ambito di un'intervista concessa a Circo Massimo di Radio Capital. "Serve la reintroduzione di un agente provocatore per la sconfiggere la corruzione. In questo paese in cui la corruzione ha raggiunto livelli impressionanti serve una legge durissima per combatterla. Per me è necessario prevedere la figura dell'agente corruttore, che tenta il politico offrendogli una mazzetta. Se il politico la prende, va in galera", ha spiegato Di Battista, sottolineando che qualora Di Maio dovesse ottenere l'incarico di governo, questo sarebbe uno dei primi provvedimenti da realizzare nel corso dei primi Consigli dei ministri. L'altra legge che Di Maio dovrebbe realizzare come primo provvedimento, invece, sarebbe relativa alla creazione di "una Banca pubblica per l'investimento sul modello tedesco, non indirizzata al profitto ma al sostegno alle imprese".

Proseguendo, il deputato del Movimento 5 Stelle è tornato a ribadire di non essere assolutamente intenzionato a prendere parte alla prossima legislatura, nemmeno in caso di vittoria dei pentastellati alle elezioni del 4 marzo e nemmeno per un ruolo da ministro: "L'ho già detto, a luglio partirò per la California e poi andrò in America Latina". Nel corso di un'intervista concessa ieri a Piazza Pulita, Di Battista ha infatti raccontato che qualche mese fa, durante una cena, aveva chiarito a Luigi Di Maio la sua intenzione di non ricandidarsi alle elezioni e il candidato premier del Movimento 5 Stelle aveva replicato alla notizia amareggiato: "Peccato, avresti potuto far parte della squadra dei ministri". 

In conclusione, Alessandro Di Battista lancia una provocazione al leader della Lega: "Salvini è tenuto per gli attributi da Berlusconi. Lì comanda totalmente Berlusconi. Ma dove va Salvini? Non farà mai, mai, il presidente del Consiglio".

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