Da Louis Vuitton a Lavazza, usavano marchi di lusso per la droga: sgominata banda a Torino
Da Louis Vuitton a Lavazza, passando per Cioccolata ed Euro. Luis Vuitton era, in particolare, lo stupefacente più caro. Erano questi i “marchi” con cui i trafficanti internazionali di hashish arrestati oggi dalla polizia suddividevano la droga. Ventidue le ordinanze di custodia cautelare in carcere eseguite dagli agenti di Torino insieme ai colleghi di Biella, Cuneo, Savona, Roma, Varese e Vercelli. Undici persone sono ancora ricercate. Le indagini della squadra mobile hanno preso il via due anni fa, nel 2016, dopo l'arresto di un marocchino sorpreso in Francia con 50 chili di marijuana e un'agenda piena di contatti italiani. L’estate scorsa è poi finito in manette Ati Azzedine, latitante marocchino intercettato sotto la Mole a Torino con una pistola e 30 chili di hashish. Gli inquirenti, grazie anche ai controlli straordinari del territorio disposti dal Questore di Torino, Francesco Messina, hanno quindi scoperto una rete di traffico di droga che riforniva le principali piazze della città piemontese.
Sequestrata una tonnellata di hashish – La droga arrivava dal Marocco in diversi depositi, tra cui un garage in via Verolengo. Alcuni clienti dei trafficanti raggiungevano Torino per rifornirsi anche da altre città italiane. I trafficanti avevano conquistato una buona porzione del mercato dello spaccio, garantendo l’approvvigionamento di diverse qualità di hashish che venivano appunto chiamate in base al marchio impresso sugli stessi panetti di droga. Quindi Lavazza, la più cara Louis Vuitton, Cioccolata, Euro e altri ancora. Le indagini hanno portato al sequestro di una tonnellata di hashish e 100.000 euro in contanti.
