Vasco Rossi comincia il tour a Torino: “In un mondo d’odio celebriamo la vita con i concerti”

Dopo la data zero di Bibione, quella per testare l'ultima volta il concerto, Vasco Rossi ha dato ufficialmente il via, dallo stadio Olimpico di Torino, al "Vasco Live Duemilaventicinque", il tour che lo porterà in sei città, per un totale di dodici concerti totali, che dimostreranno ancora una volta come il rocker di Zocca sia la più grande macchina da live del Paese. Da anni, ormai, Vasco continua a proporre i suoi concerti che vanno puntualmente tutti sold out: non importa quanta musica pubblica – sempre meno, per la cronaca – ma i fan di Vasco sanno che i suoi live sono vere e proprie esperienze. Ma soprattutto il suo catalogo è così pieno di successi e chicche che i fan sanno che troveranno sempre qualcosa di nuovo, anche in ciò che hanno già sentito.
Il nuovo tour partito da Torino con Vita spericolata
Per esempio, per questo nuovo tour il cantante ha scelto di partire con Vita spericolata che per la prima volta in assoluto inaugura la scaletta: "Ho scelto di iniziare i concerti con ‘Vita spericolata' – ha commentato il cantante durante un incontro coi giornalisti prima di salire sul palco – che è proprio il mio inno alla vita e la canzone più fraintesa della storia. Celebra la vita vissuta intensamente, con entusiasmo, con forza. E' una canzone che voglio riprendere nel senso che aveva. Parlo dei rischi che si prendono per essere, per diventare quello che siamo. Oggi siamo tutti una vita spericolata".
Un concerto di luce contro un mondo di odio
A proposito di Vita Spericolata e della scaletta di questo concerto, Vasco ha spiegato: "Ogni canzone di questo concerto è una fotografia di vita vissuta ostinata complicata meravigliata. In una parola, una vita spericolata alla ricerca di un senso e ogni ricerca è sempre spericolata! Di fronte a un mondo pieno di odio, di guerre, di violenza, di valori rovesciati noi celebriamo la vita in tutte le sue accezioni, il mio è un concerto di luce" spiega il cantante che quest'anno ha voluto una scaletta di venticinque canzoni per circa due ore e mezzo di musica che hanno come fil rouge proprio la vita, appunto.
Una scaletta piena di successi
E infatti la scaletta, che parte con Vita spericolata, appunto, si dipana con canzoni come Vivere, Mi si escludeva, Gli spari sopra, e altri classici come C'è chi dice no, Vivere, ballad come Sally, Senza parole, inni vaschiani come Rewind, un medley formato da ‘La strega', ‘Cosa vuoi da me', ‘Vuoi star ferma', Tu vuoi da me qualcosa', ‘Una canzone per te' e ‘Va bene, va bene così', fino al trittico finale formato da Siamo solo noi, Canzone e Albachiara che chiude, ovviamente, il concerto. Un rito che unisce migliaia di persone da decenni e che continua ancora oggi con centinaia di migliaia di biglietti venduti.
Perché Vasco Rossi parla sempre meno
A proposito delle canzoni Vasco spiega perché lo si sente parlare sempre meno: "Le mie canzoni dicono tutto e spiegano quello che penso, da che parte sto. Chi ascolta le mie canzoni lo capisce. Quando parlo magari vengo frainteso o strumentalizzato, quindi ho deciso di parlare sempre meno". E sulla pace, continua il cantante "è qualcosa che dobbiamo cercare dentro di noi. Ci sono odii che vengono fomentati. Sembra che le cose più importanti ormai siano il potere, il profitto, la violenza, mentre l'importanza della vita è sempre meno considerata"