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Quando la pornografia si trasforma in arte: le sconvolgenti opere di Helen Beard

Helen Beard è nata e cresciuta in Inghilterra. Con un passato decennale nel mondo del cinema come direttore creativo, la donna sta facendo molto parlare di sé per le sue opere ispirate al mondo della pornografia: attraverso la tela e i colori ad olio, la Beard rielabora dal punto di vista femminile immagini molto esplicite, trasformandole in un modo per riflettere sul ruolo dei corpi nella società contemporanea.
A cura di Federica D'Alfonso
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Una delle opere di Helen Beard (Instagram, @helenbeardart)
Una delle opere di Helen Beard (Instagram, @helenbeardart)

Trasformare l’erotismo in arte, caricando le immagini di un significato più profondo della semplice sessualizzazione dei corpi a cui la pornografia ci ha abituati: è questa l’idea di Helen Beard, che con i suoi dipinti policromi e vivaci sta facendo il giro del web, e non solo. La sua ultima mostra, curata da Damien Hirst, ha scosso il mondo dell’arte contemporanea grazie alla forza con cui questa artista nata a Birmingham riesce a parlare di sessualità da una prospettiva del tutto diversa: quella delle donne.

La pornografia che si trasforma in arte

Helen Beard espone nelle principali gallerie d'arte di Londra (Instagram @helenbeardart).
Helen Beard espone nelle principali gallerie d'arte di Londra (Instagram @helenbeardart).

Nelle sue opere, dalle sculture ai dipinti ad olio, centrale è la presenza del corpo femminile: rielaborando graficamente e cromaticamente immagini molto esplicite tratte da materiale pornografico, Helen Beard tenta di sovvertire la prospettiva consumistica attraverso cui la società odierna guarda all'atto sessuale e a tutto l’universo di forme, colori e gestualità che esso porta dentro di sé.

Il lavoro della Beard parte dalla realtà, dai filmati o dalle immagini dell’industria pornografica, per giungere a qualcosa di completamente nuovo e diverso: il ritmo dei colori e delle forme, benché conservi un forte senso provocatorio, vuole in qualche modo “liberare” lo spettatore da quella carica consumistica nei confronti del corpo, soprattutto femminile, propria di un certo tipo di produzione cinematografica.

Le opere di Helen Beard

(Instagram @helenbeardart).
(Instagram @helenbeardart).

Alle immagini Helen Beard è abituata: dopo la laurea al Poole College of Art and Design di Bournemouth ha infatti lavorato per oltre quindici anni nel mondo del cinema, come stilista e direttore artistico. Successivamente il suo interesse si è spostato verso la scultura, per approdare infine al mondo del collage prima, e dei dipinti ad olio poi: attualmente, la sua produzione artistica cerca di coniugare tutte le ispirazioni che vengono dalle diverse tecniche sperimentate negli anni.

Tante le tecniche utilizzate, così come svariati sono i soggetti che di volta in volta Helen Beard rielabora sulla tela: che sia il solo corpo femminile nell'atto autoerotico, o l’unione fra due corpi (femminili o maschili, non importa) in un bacio o nell'atto sessuale vero e proprio, la sua volontà è sempre e comunque quella di conservare uno sguardo femminile su ciò che rappresenta. Emblematici in questo senso anche i titoli delle opere: “Big Night In”, “Blue Valentine” e “Wet Wednesday” sono solo alcune delle tele che negli ultimi anni, dal 2017, stanno facendo il giro delle gallerie d’arte dell’Inghilterra.

Helen Beard è anche su Instagram (@helenbeardart).
Helen Beard è anche su Instagram (@helenbeardart).

Helen Beard ha esposto, fino ad ora, solo nel suo Paese natale: alla Paul Stolper Gallery e alla We Are Cuts di Londra, partecipando anche ad una mostra collettiva dal titolo "Simulation / Skin" presso la Newport Street Gallery. Nel 2018 la Beard è stata presentata addirittura da Damien Hirst in un’altra esposizione, dal titolo “True Colors”, sempre alla Newport Street Gallery. Ma Helen è molto attiva anche sui social: è possibile seguire il suo percorso d’indagine sul corpo femminile sul suo profilo ufficiale.

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