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Ozzy Osbourne morto due settimane dopo il concerto di addio con cui ha raccolto 190 milioni per il Parkinson

Il 5 luglio 2025, due settimane prima della sua morte, Ozzy Osbourne si è esibito per l’ultima volta in un concerto evento a Birmingham insieme ai Black Sabbath. L’evento, intitolato Back to the Beginning, ha radunato oltre 40mila fan e permesso di raccogliere 190 milioni di dollari a favore della ricerca sul Parkinson.
A cura di Stefania Rocco
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Il 5 luglio 2025 Ozzy Osbourne è salito per l’ultima volta su un palco. Lo ha fatto nella sua Birmingham, davanti a 55mila persone arrivate da tutto il mondo per assistere al concerto-evento Back to the Beginning. Quello che all’epoca era stato annunciato come un live commemorativo per i 50 anni del metal, oggi è diventato il suo ultimo saluto al pubblico e alla musica: il 22 luglio, appena due settimane dopo, Osbourne è morto a 76 anni.

Il concerto di addio a Birmingham di fronte a 42 mila persone

Il concerto si è tenuto nella cornice dell’Aston Park di Birmingham, a pochi chilometri dal luogo in cui era cresciuto. Accanto a lui sul palco, in una storica reunion dei Black Sabbath, c’erano Tony Iommi, Geezer Butler e Bill Ward. Tutti riuniti per accompagnare Osbourne nella sua ultima esibizione: visibilmente provato, ma determinato a chiudere la sua carriera nel modo in cui aveva sempre sognato.

Nonostante fosse costretto a esibirsi seduto su un trono nero, Ozzy da solo e insieme alla band, alternando brani incisi da solista ai grandi classici dei Sabbath come Mama I’m Coming Home, Crazy Train, War Pigs e Paranoid. A celebrarlo, alcuni dei nomi più importanti dell’heavy metal: da Mastodon ad Anthrax, Lamb of God, Alice in Chains, Pantera, Tool, Slayer, Guns N' Roses e Metallica, insieme a due supergruppi formati da membri di Aerosmith, Judas Priest, Blink-182, Red Hot Chili Peppers e Soundgarden.

La cifra record raccolta: 190 milioni per la ricerca sul Parkinson

I biglietti per assistere al concerto di addio di Osbourne costavano fino a 3000 euro. Ma la cifra richiesta aveva uno scopo preciso: raccogliere fondi per la ricerca sul Parkinson, la malattia con cui Osbourne conviveva dal 2020. L’evento ha permesso di raccogliere una cifra record: 190 milioni di euro, interamente devoluti alla fondazione britannica Cure Parkinson’s Trust. A coordinare l’iniziativa è stata la moglie Sharon, presente dietro le quinte insieme ai figli Jack e Kelly.

L’evento è stato trasmesso in diretta streaming in 31 Paesi, con oltre 4 milioni di spettatori collegati via internet. Alcuni momenti sono stati condivisi sui social dalla stessa famiglia Osbourne nei giorni successivi. Oggi quel concerto è diventato un documento storico: l’ultimo momento sul palco di una leggenda dell’heavy metal, il suo congedo definitivo dal pubblico e dalla musica.

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