Nasce la Digital Library d’Italia: tutto il patrimonio librario online

Finalmente diventa realtà la Digital Library d’Italia, un'unica grande biblioteca nazionale digitale che metterà a disposizione di chiunque ne faccia richiesta l'immenso patrimonio librario del nostro Paese. Ad annunciarlo è il ministro ai beni culturali Dario Franceschini, per cui molto presto saranno digitalizzati 101 archivi e 46 biblioteche del nostro Paese al fine di creare una piattaforma digitale unica per i vari istituti italiani. Finanziamento previsto per l'iniziativa: 2 milioni di euro.
L'obiettivo di valorizzare questo infinito patrimonio di libri diffuso su tutto il territorio nazionale e di renderlo accessibile con una semplice richiesta è stato annunciato da Franceschini l'altro giorno in una conferenza stampa presso l’Accademia dei Lincei:
Ho firmato un decreto che verrà finanziato con 2 milioni per la nascita di una Digital Library. Noi abbiamo 101 archivi e 46 biblioteche oltre alle raccolte di immagini di tutte le soprintendenze e gli istituti in cui c’è tutta la storia censita e fotografata del nostro territorio, monumento per monumento, pezzo per pezzo. Ecco, la Digital Library punta a mettere a sistema questo patrimonio sconfinato. Solo per fare un esempio ci sono più di 10 milioni di fotografie solo da Istituto Luce e Centro sperimentale, senza contare le soprintendenze.
Il valore culturale del patrimonio librario che sarà presto digitalizzato, già noto a tutti, ha anche un enorme valore economico e di natura commerciale di tutto rispetto. Naturalmente la creazione di un network del nostro patrimonio librario permetterà agli istituti italiani di trattare con gli interlocutori stranieri come un unico colosso del libro e delle conoscenza, senza dove pagare dazio nei confronti di acquirenti o enti stranieri per la propria dimensione ridotta. Sempre Dario Franceschini ha fatto il punto in relazione a quest'aspetto in un'epoca come la nostra dove tutto viaggia in rete:
Dando vita a questa Digital Library vogliamo evitare che tale patrimonio diventi oggetto di trattativa di ogni singolo istituto con i giganti della Rete, con le grandi fondazioni, per esempio quelle americane, con cui si possono certamente avere dei rapporti di collaborazione, ma trattando da una posizione paritaria. E questo nuovo strumento, un’unica Digital Library che manterrà l’identità e l’autonomia di ogni singolo istituto, lo consentirà. Digitalizzare questa enorme quantità di documenti, materiali e fotografie sarà un lavoro che richiederà diversi anni, ma alla fine avremo un grande risultato.
Un investimento per il futuro, dunque. Ad occuparsene sarà l’Istituto Centrale per il catalogo e la Documentazione del Mibact, che coordinerà i programmi di digitalizzazione del patrimonio culturale e ne curerà l’attuazione, in collaborazione con altri enti pubblici o privati.