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Morto Stefano Benni, il ricordo del mondo letterario e teatrale: “Quante parole magnifiche, leggere e pesanti”

È scomparso all’età di 78 anni l’autore e drammaturgo italiano Stefano Benni, autore di Bar Sport. Qui il ricordo del mondo della letteratura, del teatro e della musica: Paolo Fresu, Angela Finocchiaro, Chiara Valerio, in tanti hanno voluto rendergli omaggio.
A cura di Vincenzo Nasto
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Stefano Benni, via Facebook
Stefano Benni, via Facebook

Stefano Benni, scrittore, giornalista e drammaturgo italiano, è morto nelle scorse ore all'età di 78 anni. Tra le voci più amate della letteratura italiana, viene ricordato per un filone letterario che ha ispirato opere come Bar Sport e La compagnia dei Celestini, tradotto anche all'estero. Ha fatto parte anche del panorama teatrale italiano, prima con Franca Rame e Dario Fo, ma anche con artisti come Angela Finocchiaro, Paolo Rossi e Antonio Catania. Proprio l'attrice ha voluto ricordarlo in un post su Facebook: "Quanto è stato bello lavorare con te, ridere con te, leggerti e rileggerti. Ciao, solitario dolce ombroso Lupo". Anche l'attrice Sara Tamburello l'ha voluto ricordare con un passaggio di Bar Sport, postato sul suo profilo Facebook: "Se n'è andato Stefano Benni. Un autore a cui spesso ho attinto. Il suo lucido sguardo e la sua spesso irriverente ironia ci mancheranno".

Il ricordo di Paolo Fresu: "Quante parole magnifiche, leggere e pesanti nello stesso tempo"

Non è mancato il ricordo del figlio, che sulla fanpage ufficiale su Facebook dell'autore scomparso ha voluto lanciare un messaggio a tutti coloro che hanno apprezzato la scrittura di Benni: "Una cosa che Stefano mi aveva detto più volte è che gli sarebbe piaciuto che la gente lo ricordasse leggendo ad alta voce i suoi racconti. Come alcuni di voi sapranno, Stefano era molto affezionato al reading come forma artistica, lettura ad alta voce, spesso accompagnata da musicisti".

E infatti, anche dal mondo della musica sono arrivati i ricordi di Paolo Fresu, il trombettista jazz sardo che aveva collaborato con lui in Sagrademari: "Quante cose fatte assieme e quanti chilometri con la macchina di Maurizio. Ma soprattutto quante parole magnifiche. Leggere e pesanti nello stesso tempo. E quanto amore per il jazz. Thelonious Monk e Billie Holiday". Dal mondo della musica è arrivato anche il ricordo di Tommaso Talarico: "Quanto ti ho amato, caro Lupo. A volte penso che i miei vent'anni senza i tuoi meravigliosi libri sarebbero stati molto più tristi".

Chiara Valerio: "Ci sei stato tu, Stefano Benni, e ci sono i tuoi libri sotto le nostre braccia"

Ma il mondo della letteratura italiana è stata la sfera centrale in cui Benni ha trovato il suo ruolo, e anche per questo motivo i ricordi arrivano dai suoi protagonisti. Come Danilo Masotti, autore di Ci meritiamo tutto e Umarells, che ha postato una foto in sua compagnia su Facebook. O Chiara Valerio, che ha citato l'incipit dell'opera Achille piè veloce, scrivendo poi: "Ci sei stato tu, Stefano Benni, e ci sono i tuoi libri sotto le nostre braccia". Anche il Salone internazionale del libro di Torino ha voluto ricordarlo, con una foto del 2013, quando l'autore era ospite della kermesse: "È morto Stefano Benni: amatissimo da lettrici e lettori per la sua ironia, per le sue invenzioni linguistiche, per le storie immaginifiche e tragicomiche popolate da personaggi strampalati e teneri".

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